emergenza

Coronavirus, una speranza il 4 maggio

Angela Barbieri

Procedere «a piccoli passi» e con la «massima cautela». Sono le parole d’ordine su cui i «componenti del Comitato tecnico scientifico hanno insistito nella riunione con Giuseppe Conte e diversi ministri. Il tavolo si svolge in videoconferenza. Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, e Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, illustrano i loro pareri al premier e ai ministri. Ci sono Roberto Speranza (Salute), Francesco Boccia (Affari regionali), Lucia Azzolina (Scuola) , Stefano Patuanelli (Sviluppo), Vincenzo Spadafora (Sport), Paola De Micheli (Trasporti) ed Elena Bonetti (Famiglia). Il premier condivide la linea della prudenza. Sarebbe sbagliato lasciare la «strada giusta» con il rischio di far tornare a crescere la curva dei contagi e vanificare i «sacrifici» fatti fin qui. Difficile parlare di date, viene spiegato. Quella cerchiata in rosso potrebbe essere il 4 maggio prossimo, ma - è il refrain - in questo momento nulla è certo.  Per approfondire leggi anche: Svelata la fase due I dati «si stanno consolidando e va bene», «la discesa è in atto», ragiona chi ha in mano il dossier, però adesso non si possono allentare le misure». «Decisivi» - viene riferito - saranno i prossimi tre giorni. Il dpcm attualmente in vigore scadrà il 13 aprile. Le nuove disposizioni potrebbero arrivare tra venerdì e sabato. Con tutta la cautela del caso, comunque, l’inizio del lockdown si inizia a programmare. Si andrà avanti con estrema «gradualità» e «a piccoli passi». L’idea sarebbe quella di "liberare" prima le grandi aziende produttive (il premier dovrebbe incontrare a breve imprese e sindacati) - già dopo Pasquetta purché dimostrino di essersi adeguate alle nuove regole su distanze e dispositivi personali, e poi arrivare ad una maggiore libertà negli spostamenti personali, anche in questo caso progressiva e soggetta all’utilizzo degli strumenti di protezione utilizzati sin qui. Ed è qui che diventa centrale la data del 4 maggio... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI