L'ACCORDO

Ok da Rousseau, ora M5S e Pd possono trattare per la Liguria

Alessandro Austini

La base 5 Stelle ha deciso. Sulla piattaforma Rousseau, vince il sì alla trattativa col Partito democratico «e con altre forze civiche e politiche» per le prossime elezioni regionali in Liguria. Esce sconfitta, dunque, la linea della corsa solitaria, sostenuta con forza dalla consigliera Alice Salvatore, incoronata dalla precedente votazione come candidata alla carica di governatore. I sì al dialogo coi dem sono stati 960, a fronte dei 704 voti contrari, per un totale di 1.664 preferenze: «Altri numeri, rispetto a quelli di un tempo», fanno notare alcuni eletti grillini, sottolineando anche il numero «irrisorio» di liste certificate che hanno ricevuto l’ok in vista delle prossime amministrative: appena 6 quelle annunciate oggi. Intanto in Liguria festeggiano i favorevoli all’alleanza col Pd. E c’è chi, come i senatori Matteo Mantero e Mattia Crucioli, rilanciano la candidatura civica del giornalista Ferruccio Sansa: «Io continuo a sperare che sarà lui il candidato - dice Mantero all’Adnkronos - è l’unico a mio avviso che può garantire terzietà ed essere intransigente» sui temi. Anche il collega Crucioli si dice d’accordo. Esulta anche il presidente della Commissione Politiche Ue Sergio Battelli, per il quale «il Movimento non solo è vivo ma chiede rinnovamento ed è pronto a uscire dall’autoisolamento degli ultimi tempi». A partire da domani, sottolinea il capo politico del M5S Vito Crimi, «ci faremo promotori di un confronto aperto a tutte le realtà intenzionate a realizzare un vero cambiamento in Liguria». La «precondizione» sono «i temi, i progetti, le azioni concrete, le cose da fare e alcuni punti imprescindibili che abbiamo già indicato». Tra questi, l’impegno a revocare le concessioni ad Autostrade per l’Italia. Ma convergere su una candidatura unitaria non sarà una passeggiata. Qualcuno infatti ricorda il duro sfogo di Sansa contro i ’tentennamentì dei vertici pentastellati sull’accordo col Pd: «Qualcuno deve pur dirlo: basta! O come diceva una volta qualcuno: vaffa…», scriveva il 25 febbraio sul blog Liguri Tutti il giornalista del ’Fattò, bollando come «penoso» il comportamento dello stato maggiore grillino. Uno sfogo che, raccontano, avrebbe irritato non poco Crimi. «Ha attaccato la perdita di tempo: poteva evitarlo, ma basta parlarsi e chiarirsi», osserva sempre Mantero. Intanto il Pd plaude alla decisione della base pentastellata. «L’esito positivo della consultazione sulla piattaforma Rousseau, relativa all’apertura di un confronto con il Partito democratico e con altre forze civiche e politiche per le prossime elezioni regionali in Liguria, è un segnale importante che accogliamo con soddisfazione», afferma la responsabile enti locali della segreteria nazionale dem, Caterina Bini. Anche Piero Fassino parla di «bel segnale»; sulla stessa lunghezza d’onda il deputato di Leu Luca Pastorino. Per Ivan Scalfarotto di Italia Viva, invece, il via libera alla trattativa M5S-Pd «è tutto tranne che una bella notizia». I riflettori sono ora puntati anche sulla Campania. Il deputato Luigi Gallo invoca un «patto civico» con il centrosinistra per il rilancio del territorio. Il nome schierato dai 5 Stelle è quello del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sul quale il Pd ora dovrà esprimersi in maniera definitiva: «È arrivato il momento, per chi non l’ha ancora fatto, di decidere da che parte stare», ha avvertito Crimi. Anche per la Campania - come annunciato dal Blog delle Stelle - sarà prevista prossimamente una votazione in rete. Per quanto riguarda Marche e Veneto, andranno al ballottaggio su Rousseau, nel primo caso, i candidati Gian Mario Mercorelli e Andrea Quattrini; Erika Baldin ed Enrico Cappelletti nel secondo.