Giorno del ricordo

Giorgia Meloni commossa da Sergio Mattarella per le parole sulle foibe

Monica Franchi

La leader di Fratelli di Italia si è emozionata per le dure parole del Capo dello Stato sui negazionisti della tragedia delle foibe. In effetti del parole di Sergio Mattarella sono state durissime, una vera e propria lezione contro le folte schiere dei due pesi e due misure che da sempre contagia la storia ufficiale e gran parte della sinistra intellettuale italiana. Giorgia Meloni ha voluto fare sue le parole del capo dello Stato che ha staffilato i distorsori della storia nel discorso che celebrava la vigilia del Giorno del Ricordo (che è lunedì 10 febbraio) definendo le foibe: "una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi". La dittatura comunista ha spiegato Mattarella "scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole”. E ancora il Capo dello Stato ha ricordato: "Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità”. Secondo Mattarella “esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi. Questi ci insegnano che l’odio la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, germinano solo altro odio e violenza”. La Meloni ha quindi ringraziato il presidente della Repubblica dicendo: "Abbiamo particolarmente apprezzato la ferma condanna di quelle "sacche di deprecabile negazionismo militante" che ancora oggi resistono in Italia e che purtroppo hanno trovato espressione negli ultimi giorni in ignobili episodi e iniziative, organizzate anche in spazi istituzionali e da realtà riconosciute da certa politica come autorevoli interlocutori.