casta italia

Un badge per gli onorevoli

Pier Paolo La Rosa

«È una proposta che dà un ulteriore elemento di valutazione, che è quello della presenza del deputato a Montecitorio cinque giorni a settimana come ogni comune lavoratore, timbrando l’ingresso e l’uscita da parte del parlamentare, in modo tale che si possa registrare anche e soprattutto la sua presenza fisica, non solo il fatto di stare in Aula». Lo presenta così, a Il Tempo, l’esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli, il suo ordine del giorno al bilancio della Camera, presentato lo scorso anno, per far timbrare il cartellino ai suoi colleghi onorevoli. Un’idea che, aggiunge il rappresentante di FdI, «nasce per introdurre un elemento di reale chiarezza rispetto a quelle che sono le continue polemiche sul tema. Secondo noi, prima di tutto, è sbagliato che si possa misurare il lavoro di deputati e senatori dalla partecipazione al voto, che è sicuramente una parte importante del nostro lavoro, ma che non può essere ricondotta a pigiare un tasto. E, poi, la nostra attività si basa pure sugli atti: mi sembra che nel Movimento cinque stelle ci siano 77 parlamentari che da un anno mezzo non hanno presentato nessuna proposta di legge». Per approfondire leggi anche: I TERREMOTATI RINGRAZIANO Quanto alla solita, fatidica giustificazione secondo cui i rappresentanti del popolo debbano stare comunque sul territorio, a contatto con i propri elettori, Acquaroli sottolinea che questo aspetto «non può essere quantificato in alcuna maniera, non è rilevabile. Ecco perché chiediamo, con la timbratura, di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI