Ai ballottaggi giù gli ultimi muri di Berlino

A Salvini Civitavecchia e il Lazio. E umilia Franceschini a Ferrara

Franco Bechis

Matteo Salvini si è preso il Lazio e dilaga in moltre altre regioni di Italia nella domenica dei ballottaggi alle amministrative. Il vicepremier conquista Civitavecchia per il suo sindaco Ernesto Tedesco, e rischia di fare l'en plein nella regione guidata da Nicola Zingaretti. Vince infatti i ballottaggi di Nettuno (Alessandro Coppola), Ciampino con una donna sindaco (Daniela Ballico), Civita Castellana (Franco Caprioli), Palestrina (Mario Moretti) e Tarquinia (Alessandro Giulivi). Al centrosinistra laziale restano solo Ciampino e Monterotondo, dove però fino all'ultimo c'è stato un testa a testa con il candidato della Lega. Finisce a un sindaco civico invece Tivoli. Ma il boom di Salvini si è sentito in gran parte del resto di Italia. Da Biella (Claudio Corradino) fino a Potenza (Mario Guarente), con successi si peso anche in regioni del Sud. Ma le vittorie più clamorose della Lega (quasi sempre in coalizione con il centro destra) sono state ottenute nelle regioni rosse, dove con candidati sindaco scelti da Salvini sono venuti giù gli ultimi pezzi del muro di Berlino che resistevano spesso dal dopoguerra. Umiliato ad esempio il regno di Dario Franceschini, padrone assoluto di Ferrara, ora salvinizzata grazie alla vittoria di Alan Fabbri. Conquistate anche Forlì (Gianluca Zattini), Copparo (Fabrizio Pagnoni), Mirandola (Alberto Greco), Piombino (Francesco Ferrari), Foligno (Stefanio Zuccarini), Marciano (Francesca Mele) e pure un buen retiro della sinistra come Cortona (Luciano Meoni). Molti i comuni grandi e piccoli conquistati al ballottaggio dal centrodestra unito. Ma su qualcuno c'è l'impronta di Giorgia Meloni (ad Ascoli Piceno, sindaco Marco Fioravanti), e su qualcun altro quella di Silvio Berlusconi (ad Orvieto dove a sorpresa ha vinto la sua Roberta Tardani). Il Pd insieme al centrosinistra versione extra large riconquista Livorno e vince fra le altre a Prato, Cremona, Reggio Emilia e in modo sorprendente (sia pure di un soffio) anche a Rovigo. Il M5s conquista l'unico ballotaggio in cui correva, quello di Campobasso dove il suo candidato- Roberto Gravina, ha sbaragliato con il 69,07% l'avversaria del centrodestra.