bomba sul governo

"È escluso". Conte definitivo: niente bis

Silvia Sfregola

Dall’assolata campagna pugliese, il premier Giuseppe Conte mette a tacere la girandola di speculazioni che continua assieme ai dissidi tra M5S e Lega: «Non ho la prospettiva di lavorare per una nuova esperienza di governo», quindi l’avventura a Palazzo Chigi terminerà con questo esecutivo. Parole pronunciate a margine di un accordo tra Cnr ed Eni, rivolte a calmare le divisioni, che però sono destinate a continuare, per le regionali in Basilicata e le elezioni europee di maggio. Conte, rivolto soprattutto ai colleghi, sottolinea: «In questo momento siamo al governo non si può pensare ad una prospettiva di governo futura: gli italiani ci chiederanno conto di quello che abbiamo fatto ieri, oggi e domani mattina». Il professore e avvocato, arrivato quasi per caso a Palazzo Chigi, afferma che «non bisogna pensare come nella vecchia politica ad una chance di governo, iniziare a lavorare per un domani: sarebbe una prospettiva completamente sbagliata». Insomma, non c’è in agenda alcun movimento civico pensato a sostegno dei pentastellati. Conte lo aveva già detto a Bruxelles: la sua unica priorità è fare un buon lavoro per gli italiani. Ma è necessario che tutti i ministri lavorino con lo stesso obiettivo. Questo richiamo arriva, non a caso, all’indomani della storica giornata in cui sono state siglate una trentina di importanti intese tra Italia e Cina, con grande soddisfazione del leader pentastellato Luigi Di Maio ma un approccio alquanto più cauto e critico del collega leghista Matteo Salvini. Tra i due, che continuano a punzecchiarsi, Conte non prende una posizione netta. Però, proprio in Puglia, terra dell’Ilva, il capo dell’esecutivo ricorda che il vicepremier pentastellato, titolare del dossier, «ha fatto l’impossibile a gara già aggiudicata», tanto che -da avvocato ed esperto di arbitrati- gli ha fatto i complimenti ammettendo che lui non sarebbe riuscito ad ottenere lo stesso risultato, con la piena occupazione dei lavoratori da un lato e un piano efficace per la difesa ambientale dall’altro. Sempre in Puglia, e a Lecce in particolare, non poteva mancare un incontro con gli agricoltori preoccupati per la Xylella, la malattia degli ulivi definita una «tragedia che andava estirpata prima». Ora c’è un decreto legge che, assicura Conte, in sede di conversione accoglierà le istanze della comunità agricola locale. Accompagnato da Barbara Lezzi, ministro per il Sud, il premier ha affrontato anche la questione del gasdotto Tap, che arriverà sulle coste pugliesi e che i 5Stelle avevano chiesto di bloccare, ma poi proprio Palazzo Chigi si è preso la responsabilità di dare il via libera definitivo. «Siamo giunti alla conclusione che non è possibile tornare indietro», dice con rammarico il premier, promettendo una serie di misure per rilanciare il territorio interessato dal progetto del gasdotto trans-adriatico.