intervista

Di Battista da Fazio: "Dopo le Europee riparto per l'India"

Davide Di Santo

Niente elezioni Europee, ribadisce. "Non mio candido". Il prossimo impegno da reporter per Alessandro Di Battista sarà l'India. A Che tempo che fa su Rai1, l'ex eurodeputato sottolinea che "Bollywood è una potenza enorme, si sono comprati l'Ilva. Se l'Europa non si unisce, ci fanno il mazzo". L'ex parlamentare grillino ha poi difeso il ministro Danilo Toninelli "massacrato dal sistema mediatico e secondo me, ma non ho le prove, c'è la mano dei Benetton dietro. Ha fatto qualche gaffe ma è il miglior ministro che abbiamo". Molti analisti danno in calo i 5Stelle e in grande crescita la Lega: "Non è scontato che ci sia un ribaltamento delle forze" che formano il governo, ha detto Di Battista: i sondaggi, ha aggiunto, "lasciano il tempo che trovano, consiglio di guardarli poco". Dibba attacca poi l'alleato di governo sulla frode da 49 milioni di euro di fondi del Carroccio: "Quei soldi appartengono a tutti noi, anche agli elettori della Lega: quei soldi vanno restituiti perché appartengono alla comunità". "Si salvano le vite. Vanno salvati. In questo momento salverei le persone e le porterei a Marsiglia. Sarà una cosa forte" e c'è bisogno "anche di un incidente diplomatico", dice l'ex parlamentare M5sche poi assicura: la Tav "è la più grossa sciocchezza che possa fare questo Paese: non si possono spendere 20 miliardi Di euro quando occorrono infrastrutture che servono ai cittadini al Nord, al Centro e al Sud. La Tav non si farà mai".  "In questo momento salverei le persone e le porterei a Marsiglia". Poco prima aveva stracciato in diretta - "e' un facsimile", aveva precisato - una banconota di Cfa, oggi citatissima, trasversalmente, come "moneta del neocolonialismo francese". Alessandro Di Battista contiene la foga ma non parla a caso: quando Fabio Fazio gli domanda se non sia meglio aprire i porti italiani per evitare stragi in mare, l'ex deputato M5s punta dritto sull'Eliseo. "Perché - spiega a Che Tempo Che Fa - sino a che non si creerà, sì, sarà una cosa forte, un incidente, anche diplomatico, nei confronti della Francia, qua succedera' sempre che l'Italia sara' lasciata sola ad avere queste responsabilita'". Vede, Di Battista, un dibattito "tutto centrato su cosa fara' l'Italia" e dunque "clamorosamente sbagliato: occorre sapere e valutare chi ha le responsabilita', fermo restando che le vite umane si salvano come sono state regolarmente salvate in questi anni. La tragedia, immane, dei giorni scorsi e' avvenuta negli ultimi 5 anni sotto tutti i governi. Che Letta le voleva far affogare quelle 350 persone? Assolutamente no, come non vogliono farlo Di Maio o Salvini. Ma si tratta Di capire quale e' la politica giusta affinche' i morti in mare diminuiscano e gli africano possano avere il diritto piu' importante, quello Di stare a casa loro".