la manovra della discordia

C'è mezza Italia infuriata col governo

Pietro De Leo

Strepiti, proteste e richiami alla mobilitazione. Con la coperta sempre troppo corta e, soprattutto, l’estenuante percorso per giungere al maxiemendamento al termine della trattativa con l’Europa, c’è un mondo cui le norme contenute nella legge di bilancio non vanno proprio giù. A partire dalla triade sindacale Cgil, Cisl e Uil. «Una legge di bilancio sbagliata, miope, recessiva - si legge in una nota congiunta delle sigle - che taglia ulteriormente su crescita e sviluppo, lavoro e pensioni, coesione e investimenti produttivi, negando al Paese, e in particolare alle sue aree più deboli, una prospettiva di rilancio economico e sociale». E aggiungono: «Cgil, Cisl e Uil sono pronte alla mobilitazione unitaria che culminerà con una grande manifestazione nazionale a gennaio». Pollice verso anche dalle Acli, che definisce la legge di Bilancio «molto carente dal punto di vista degli investimenti e ci sembra che punti prevalentemente su misure assistenzialiste, quota 100 e reddito di cittadinanza, che oltretutto sembrerebbero non... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI