guerra con la ue

Manovra, Juncker avverte l'Italia: "Così crolla tutto"

Silvia Sfregola

Attenzione alla reazione degli altri Paesi membri. Se la Commissione accettasse dei "derapage" rispetto alle regole europee correrebbe il rischio di dover rispondere a "controreazioni violente" di altri partner e a dover fronteggiare "ingiurie e invettive". Poche ore dopo l'invio del documento che contiene l'ossatura della manovra - e quando la replica di Bruxelles sarebbe gia' pronta per essere spedita - Jean Claude Juncker mette in guardia Roma dai pericoli che potrebbero sorgere se l'Italia uscisse al perimetro fissato delle norme dell'Unione. " Le parole di Juncker - "Se accettassimo tutto quello che il governo italiano propone, ci sarebbero reazioni virulente da parte di altri Paesi dell'eurozona". Lo ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, in un'intervista ai media audiovisivi italiani. "Se l'euro non esistesse, l'Italia sarebbe in una situazione difficile", ha dichiarato ancora Juncker. "Non vorrei drammatizzare in modo eccessivo questione bilancio, vorrei si tornasse nell'ambito di una applicazione non stretta, ma ragionata, delle regole europee", ha quindi affermato. Di Maio: il governo va avanti - "Oggi l'Eurostat ha rilasciato dati devastanti che provano come le politiche seguite dai precedenti governi e avallate o imposte dalla Ue siano state devastanti per il nostro Paese. Secondo questi dati l'Italia è il Paese europeo con il numero più alto di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale. Sono a rischio povertà 17,4 milioni di persone, ovvero il 28,9% della popolazione. Rispetto al 2008 questo numero è salito del 3,4%". Lo scrive sui suoi canali social il vicepremier, Luigi Di Maio. "Con la manovra del popolo finalmente interveniamo su questo dramma che non può più essere trascurato come è stato fatto finora, visto che i poveri sono aumentati in maniera esponenziale", aggiunge. "Tutto quello che è contenuto nella manovra è necessario per gli italiani ed è esattamente il contrario di quello che hanno fatto gli altri governi che hanno pensato solo ai privilegi di pochi, soliti, noti. E' quello che hanno chiesto i cittadini con il voto e che noi, da Paese sovrano, stiamo realizzando", spiega. No a vincoli ad personam - "Juncker oggi dice che l'Eurozona si rivolterà contro tutto questo per mantenere lo status quo che ha causato solo povertà e disoccupazione crescente. A nome di chi parla? Dei vari ministri, del presidente dell'Eurogruppo, del suo partito che l'altro ieri ha fatto il minimo storico alle elezioni in Lussemburgo? Juncker faccia nomi e cognomi di chi davvero prende le decisioni all'interno dell'Unione europea", scrive ancora il ministro dello Sviluppo economico. "Non ci si può attaccare a vincoli ad personam, decidendo in modo scientifico di attaccare un Paese sovrano solo perché quel governo non è simpatico a lui e all'élite di cui fa parte. Noi andiamo avanti con le misure chieste dal popolo - conclude Di Maio -. Juncker continui pure a rivoltarsi, gli rimane tempo ancora fino a maggio". Telefonata Conte-Juncker - In vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles, intanto, c'è stato un colloquio telefonico tra il premier Giuseppe Conte e Juncker. "Non sarebbe saggio" parlare della manovra economica dell'Italia durante il Consiglio europeo che comincia domani a Bruxelles, e in particolare alla riunione dell'Eurosummit di giovedì, ha detto il presidente della Commissione europea, secondo il quale "non bisogna mettere l'Italia sul banco degli imputati".