alla terza votazione

Al Csm un renziano doc, David Ermini eletto vicepresidente

Valeria Di Corrado

Il Csm ha eletto come suo vicepresidente un renziano doc, David Ermini, sfidando la consuetudine che vede assegnare questa poltrona a un componente laico di Palazzo Marescialli scelto dal governo in carica. Un affronto per i grillini, che puntavano tutto su Alberto Maria Benedetti, docente di diritto privato a Genova (la città di Beppe Grillo) e allievo del professore Vincenzo Roppo, avvocato di Carlo De Benedetti nella vicenda del Lodo Mondadori.  I membri togati scelti dalle correnti di centro destra (Unicost e Magistratura indipendente) hanno avuto la meglio sulla corrente di sinistra (Area) e su quella di Piercamillo Davigo (Autonomia e indipendenza). Nelle prime due votazioni, in cui era richiesta la maggioranza assoluta (14 voti), non si è raggiunto il quorum. Nella prima ci sono state 12 preferenze per il parlamentare del Pd David Ermini, 9 per il professore Alberto Maria Benedetti (scelto da M5S), una per l'avvocato Alessio Lanzi (in quota Forza Italia) e 4 schede bianche. Nel seconfo scrutinio 13 voti sono andati a Ermini, 9 a Benedetti e 4 sono state schede bianche.  Nella votazione decisiva c'è stato un testa testa: Ermini ha avuto 13 preferenze, Benedetti 11 e due schede bianche. Una vera spaccatura nel Csm. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena proclamato David Ermini suo vice al Consiglio superiore della magistratura.