Rieccolo

Il piano di Renzi per riprendersi il Pd

Carlantonio Solimene

La «traversata nel deserto» si sta rivelando più complicata del previsto. Anche perché, all'orizzonte, non si intravede nessun condottiero capace di galvanizzare tutte le truppe. E così un Partito Democratico mai tanto smarrito, per immaginare il proprio futuro è costretto a guardare al passato. E a chiedersi con insistenza quali siano le reali intenzioni di Matteo Renzi. Da quando il percorso congressuale è stato annunciato - con Martina che ha ribadito la necessità di celebrare l'assise prima delle Europee - le pseudocandidature si sono moltiplicate. Eppure nessuna è riuscita finora a unire le varie sensibilità della cosiddetta «minoranza». Che ora saranno pure «maggioritarie» nell'opinione pubblica, ma divise restano pur sempre la sommatoria di tante debolezze. Tra i nomi emersi e rapidamente tornati nell'ombra ci sono quelli di Matteo Richetti, Graziano Delrio, Carlo Calenda, Michele Emiliano, Giuseppe Sala... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI