Il futuro del centrodestra

Mettetevi comodi, si riaprono i giochi

Denis Verdini

Riabilitazione è un gran brutto termine, intriso di gelida burocrazia, che ricorda Stalin e i regimi comunisti, le vittime delle purghe e la ferocia delle ideologie cieche. Per questo quando ho letto che Berlusconi era stato «riabilitato» dal tribunale di Milano, la felicità è stata subito velata da un moto di rabbia. Perché si rimargina così una dolorosa ferita ma resta comunque nell'aria l'acre odore dell'ingiustizia di Stato per questi anni macerati nella micidiale gogna mediati ca, nel purgatorio dei servizi sociali e nella sospensione dei diritti di un leader politico sancita da un voto parlamentare, contro la Costituzione e contro il diritto, applicando retroattivamente una legge illiberale. Fu, quella, una pagina scritta con la penna rossa del giustizialismo da una politica imbelle e pilatesca, schiava dei girotondi e dei piccoli Wishinsky che la popolano. A Berlusconi non è mai stato perdonato il peccato originale di aver rimesso in equilibrio l'asse della democrazia dopo la ghigliottina di Tangentopoli, e la sua cacciata dal Tempio voluta dai farisei della sinistra fu la tempesta perfetta che doveva chiudere un' epoca. Ma, a dispetto di tutto, la luna di Berlusconi non è mai tramontata, e oggi il suo ritorno a pieno titolo sulle macerie di questa politica consentirà di aggiungere un nuovo capitolo a una lunga epoca ancora incompiuta... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI