IL REBUS DI PALAZZO CHIGI

"Popcornisti" o "catastrofisti". Nel Pd volano gli stracci

Carlantonio Solimene

La probabile nascita del governo Lega-Cinquestelle permetterà al Partito Democratico di affrontare l'elezione del nuovo segretario presumibilmente con la regolare e più lunga strada congressuale. Ci sarà tempo, quindi, per trovare una leadership condivisa. Ma la situazione attuale resta balcanizzata. E a gettare altra legna sulla brace è stata proprio l'intesa raggiunta (o quasi) da Matteo Salvini e Luigi Di Maio per dar vita all'esecutivo. Un esito auspicato fin dall'inizio dall'ex segretario Matteo Renzi, che in un retroscena della "Stampa" è stato descritto alquanto velenoso nei confronti del probabile prossimo governo e con i suoi si sarebbe lasciato andare a un liberatorio "adesso popcorn per tutti". Ed è proprio quel riferimento ai "popcorn" ad aver fatto infuriare più d'uno nel Pd. Perché mettersi in attesa dei possibili disastri del governo gialloverde può essere una prospettiva elettorale positiva per il Nazareno. Ma, secondo molti nella sinistra, devastante per il Paese. A uscire allo scoperto è stata Silvia Velo, sottosegretaria uscente all'Ambiente ed esponente dell'area Orlando: «Oggi - scrive sul suo blog - l’Italia si prepara a essere governata dal peggiore governo della storia repubblicana, il peggiore del continente. L’Italia, paese fondatore, avrà il governo più anti-europeista dell’Unione, saremo a fianco di Polonia e Ungheria. E cosa dice il Pd?: "Popcorn per tutti!!!". Io non li voglio quei popcorn, perché nonostante la sconfitta, nonostante la delusione per le scelte degli italiani, la storia politica a cui appartengo non mi consentirà mai di augurare il peggio al mio paese, anche se questo garantisse (e ne dubito) un vantaggio al mio partito». «Sento profondo disagio che questo augurio invece arrivi da alcuni dei suoi dirigenti e ovviamente, per quello che mi è possibile, farò di tutto per combattere questa pericolosa decadenza cultura. Infine un ultima annotazione: chi ha fatto il tifo per questo approdo, chi non vedeva l’ora che Salvini e Di Maio si accordassero, per favore, ora almeno ci risparmi l’ipocrisia di gridare allo scandalo e si mangi i suoi popcorn in silenzio, perché a tutto c’è un limite!» conclude la Velo. Ventiquattro ore prima era stato già Gianni Cuperlo ad affondare il coltello nella piaga rivolgendosi, pur senza citarlo, proprio all'ex segretario Renzi: "Chi per settimane, anche dalle nostre fila, ha sottovalutato questo esito sino ad auspicarlo dovrebbe farsi più di qualche domanda". Nervi tesi, insomma. E a gettare acqua sul fuoco ci ha provato il reggente - sempre più traballante - Maurizio Martina: "Il Pd e le forze di centrosinistra devono prepararsi e passare presto dalla (giusta) preoccupazione alla sfida. Alla proposta alternativa. Altro che 'stare a guardare con i popcorn in mano'. Non scherziamo". "Dobbiamo metterci presto al lavoro nella società, con ascolto e capacità di proposta. Tornare a mettere radici forti nei luoghi reali della vita delle persone. Senza accettare il loro terreno di propaganda, ma costruendo il nostro nuovo progetto per l’Italia" ha concluso Martina.