ELEZIONI

Un altro caso nel M5S: un candidato condannato. Ma lui nega

Dario Martini

C'è un altro candidato "impresentabile" nel M5S: è Antonio Tasso, che corre nel collegio uninominale Manfredonia-Cerignola, un tempo titolare di un negozio di elettronica. A darne notizia è Il Foglio. Tasso nel 2007 è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Foggia, sezione distaccata di Manfredonia, per violazione della legge sul diritto d'autore, perché "con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso abusivamente duplicava o riproduceva a fine di lucro, 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali". Il giudice ha concesso le attenuanti generiche, e lo ha condannato alla pena di sei mesi di reclusione e 2.000 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa perché Tasso non aveva precedenti penali. Il diretto interessato replica: "Amici cittadini, per potermi candidare nel Movimento 5 Stelle, oltre al curriculum, ho inviato il casellario giudiziale, il certificato dei carichi pendenti e il certificato ex art. 335 (per verificare l'esistenza di denunce o indagini) - fa sapere Tasso su Facebook - Tutti questi certificati sono risultati puliti. Una denuncia ci fu, 20 anni fa, mi sono difeso e non c'è stata alcuna condanna né amministrativa né penale". Non c'è pace per il M5S, il caso di Tasso infatti arriva proprio subito dopo il caso di Salvatore Caiata, il presidente del Potenza Calcio indagato per riciclaggio ed espulso dal MoVimento da Di Maio. Caiata, però, candidato alle elezioni in Basilicata ha annunciato che non ha alcuna intenzione di ritirarsi.