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Caos nel Lazio, sale Rampelli ma si aspetta l'ennesimo sondaggio

Carlantonio Solimene

Rischia di complicarsi sempre di più la partita nel centrodestra sulla candidatura a governatore del Lazio. Prima che cominciasse la riunione di ieri sera a Palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, la quadra sembrava essere stata trovata e tutti gli indizi portavano a Fabio Rampelli, uomo forte della destra nella Regione, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e già per due volte consigliere regionale. Poi, però, a complicare il quadro sono arrivate le di- chiarazioni rilasciate da Matteo Salvini nel corso di Porta a Porta. «Tutti i numeri dicono che Sergio Pirozzi con la sua storia vincerebbe contro i 5 Stelle e il Pd. Pirozzi può vincere, si è messo a disposi- zione e attendo che il centrodestra faccia una scelta unita ria e vincente». Queste parole, pronunciate durante la registrazione pomeridiana del talkshow, sono state diffuse paradossalmente proprio durante la riunione, e hanno creato non poca tensione sul tavolo tra gli alleati. Salvini, in particolare, è finito nel mirino perché dopo aver chiuso l’intesa su un suo candidato in Lombardia (il leghista Attilio Fontana) ha tentato di imporre il suo volere anche nel Lazio. Alla fine il leader del Carroccio, dopo aver ascoltato le rimostranze degli alleati, avrebbe fatto un parziale pas- so indietro lasciando la scelta definitiva a Fratelli d’Italia e Forza Italia, partiti con più consensi nel Lazio. Anche se - è l'opinione che circola in Fratelli d’Italia - il leader del Carroccio abbandonerebbe assai a malincuore il sindaco di Amatrice, già individuato come possibile «colonna laziale» della Lega anche per il futuro. Le perplessità, anche per tutte queste motivazioni, non sono state ancora superate. E per trovare la quadra i presenti hanno deciso di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI