CAOS CAPITALE

Roma è paralizzata ma la sindaca Virginia Raggi se la ride

Susanna Novelli

«Il ritiro ciha fattobene», così il sindaco di Roma Capitale, Virginia Raggi chiude il capitolo della due giorni ad Anguillara della sua giunta e dei consiglieri di maggioranza. Glissa sull’imbarazzante video adolescenziale fatto di risatine e scherno, ancora, contro i giornalisti. Eppure sui numeri dei primi quattro mesi della giunta a 5 Stelle c’è davvero poco da ridere. L’attività della giunta nel mese di ottobre si è limitata al giorno 7 e le delibere approvate sei, di cui tre per confermare rapporti di lavoro negli staff degli assessori, una per il comando di Antonella Marsiglia dalla Polizia Locale di Montesilvano a Roma e una per la revoca della gara di gestione documentale degli atti e delle deliberazioni di Roma Capitale. Praticamentela stessa natura, e direzione, delle precedenti 45 delibere di giunta. All’inerzia della giunta si aggiunge quella, disarmante, di Commissioni e Assemblea capitolina. Il motivo? Assenza di delibere da discutere ed approvare. Lo stesso per il quale le vacanze estive dei 48 eletti capitolini si sono protratte fino a fine settembre. Del resto, si dirà, l’assessore al Bilancio è arrivato da dieci giorni. Già ma le casse sono vuote da mesi. L’unica alternativa, resta quella del Governo Renzi. La richiesta della Raggi di ottenere gli stessi soldi delle Olimpiadi è stata, ovviamente, respinta al mittente. Oggi il primo cittadino ci riproverà nell’incontro previsto per le 11 a Palazzo Chigi. In barba alle rassicurazioni di Renzi sul "vis a vis" con la Raggi , lascerà invece l’incombenza al sottosegretario De Vincenti. Si batte cassa ma le maglie sono strette.