Silvio in segreto vede Carlino. E pensa a Liguori

Basta sogni, Silvio Berlusconi adesso cerca le solide realtà di Roberto Carlino, presidente di Immobildream spa. Congelata definitivamente per volere degli alleati l’ascesa di Alfio Marchini e smentita dallo stesso Bruno Vespa la campagna «porta a porta», il leader di Forza Italia prova a giocarsi i due assi nella manica: il giornalista Mediaset Paolo Liguori (nome venuto fuori con i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni) e Roberto Carlino. Il casting per la scelta del candidato sindaco ideale per la Capitale da sottoporre al tavolo della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni rimane del prossimo anno viene seguito da Silvio Berlusconi in persona. Ieri mattina, infatti, l’ex premier si è recato di buon ora presso gli uffici di Carlino in via Dora. Sono da poco passate le 9.20 quando una Mercedes blu si ferma di fronte al civico due nel cuore del quartiere Coppedè. Dall’auto scende Silvio Berlusconi. Al primo piano lo attende Roberto Carlino. A contattare l’immobiliarista sarebbe stato l’ex premier, chiedendo un incontro lontano dal centro. A palazzo Grazioli i tanti occhi e bocche indiscrete avrebbero, a stretto giro di posta, allertato stampa e fotografi, vanificando così ogni tentativo di mantenere riservato l’appuntamento. Il colloquio sarebbe durato più di un’ora e al termine nessuno dei due interlocutori ha voluto rilasciare interviste. Roberto Carlino, contattato telefonicamente da Il Tempo , si è trincerato dietro un «no comment». Resta un mistero anche quello che Berlusconi e l’imprenditore si sono detti e gli argomenti trattati. Fonti qualificate all’interno di Forza Italia danno però per certo che il leader di Arcore sia andato lì non per parlare di affari, argomento che sarebbe stato affrontato tranquillamente anche a palazzo Grazioli, ma di politica. Una vera e propria missione esplorativa al fine di sondare il terreno e verificare la disponibilità di Carlino a un impegno in prima persona in vista delle amministrative del 2016. Roberto Carlino corrisponderebbe all’identikit del candidato ideale sognato da Berlusconi. Sessantuno anni, self-made man, carismatico e mediatico. Con lo slogan pubblicitario «non vendo sogni ma solide realtà» diventato un vero e proprio tormentone. Al di là degli spot mediatici, Carlino ha anche un trascorso nel mondo politico. Nato nella Dc, vive una breve parentesi in Forza Italia per poi ritornare nello scudo crociato. Con il motto «Uno Di Casa» affronta le europee del 2009 in tandem con Luciano Ciocchetti, raccogliendo quasi 27 mila preferenze. Pochi mesi dopo viene eletto consigliere regionale nell’era di Renata Polverini. La nomina a presidente della commissione Ambiente e Cooperazione tra i popoli lo porta al centro di una bufera politica. Chiusa l’esperienza tra i banchi de la Pisana si è dedicato al lavoro, accantonando le ambizioni politiche. A risvegliarle potrebbe essere proprio Silvio Berlusconi. Spetta ora a Carlino decidere se cedere oppure continuare a dedicarsi alle «solide realtà».