La lingua latina? Non è mai morta

Quante volte ci hanno detto che il latino è una lingua morta? E che studiarla non serve a niente perché è più importante confrontarsi con linguaggi moderni? Tutte frottole, il latino vive ed è aprezzato persino in America, dove ad Harward vanno a ruba i docenti latinisti. Il latino continua ad essere utilizzato nei documenti ecclesiastici, nei codici di legge e nel linguaggio comune. E dal latino derivano l’italiano, il rumeno, lo spagnolo e lingue parlate in tutto il mondo grazie alla globalizzazione degli ultimi anni. A testimoniare la forza di questa lingua antica, è nata la rivista «Hebdomada Aenigmatum», mensile con giochi, rebus e cruciverba totalmente in latino. Il gioco è utile sia a chi vuole perfezionare le proprie conoscenze sia agli studenti che possono trovare un modo ludico per studiare e ripassare la lingua. E persino chi non ha imparato latino a scuola, può essere spronato da «Hebdomana Aenigmatum» verso lo studio da autodidatta. Per ottenere la rivista è molto semplice, basta iscriversi alla mailing list e ottenere la copia ogni mese stampabile gratuitamente in formato pdf, registrandosi al sito www.MyLatinLover.it. L’idea è partita dall’associazione culturale Leonardo, di Bojano (Campobasso), che ha lanciato la prima rivista di enigmistica in latino, realizzata in collaborazione con la rivista online di notizie in latino Ephemeris e con la casa editrice Eli. «Sei un Latin Lover?» è lo slogan che gioca sul doppio significato dell’espressione, creando un’associazione moderna con lo studio della lingua classica. Obiettivo dell’iniziativa è avvicinare al latino studenti e appassionati tramite un approccio leggero e divertente: oltre ai tradizionali giochi di enigmistica, la rivista contiene una striscia di Linus, recensioni di film e varie notizie di cronaca, mostrando come la lingua latina possa adattarsi anche all’attualità. Direttore della rivista è Luca Desiata, originario di Bojano, dirigente Enel e docente alla Luiss Business School di Roma. Già nei primi mesi dal lancio, la rivista ha raccolto oltre tremila sottoscrizioni destinati a crescere, non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo, di cui 200 dal Nord Europa, dove è viva una forte tradizione dello studio della lingua di Cicerone e sono circa 1500 i licei scientifici e classici in tutta Italia con 1500 professori universitari di materie classiche coinvolti. Abbonati anche medici, avvocati, prelati del Vaticano, dove il latino è ancora lingua ufficiale e appassionati. Tutto è partito quest’anno e il direttore Desiata ha sottolineato che non è da sottovalutare lo spazio dedicato al sudoku, che si differenzia dal classico gioco presente nei periodici e nei giornali grazie alla scelta di utilizzare i numeri romani, rimanendo così fedeli al tema. «Non tutti sanno che il sudoku è infatti una versione moderna del "quadrato latino" – ha aggiunto Desiata – In questo modo è stata recuperata l’origine latina di uno dei giochi più popolari nel mondo. L’idea di Hebdomada nasce per gioco all’interno di un gruppo di amanti della lingua latina Cercavamo una forma leggera e divertente per poter praticare il latino nel tempo libero senza doverci necessariamente impegnare sulla lettura di un testo complesso. Stiamo inoltre valutando la possibilità di organizzare un certamen di enigmistica latina coinvolgendo i migliori studenti dei licei italiani, in maniera simile a quanto fatto dai più tradizionali certamen di traduzione latina. L’enigmistica latina è un tema affascinante per coinvolgere gli studenti e un certamen sarebbe un bell’evento per convogliare questo tipo di interesse: speriamo di riuscire a concretizzarlo entro la fine dell’anno scolastico 2014-15». Il comitato editoriale è composto, oltre che dal direttore, da Ermanno Pizzotti (Herimannus Novocomensis), laureato in chimica di Como, Lidia Brighi (pseudonimo Lydia Ariminensis), insegnante di materie letterarie nel liceo classico statale di Rimini, Andrea Taddei (Andreas Phalesianus), ricercatore di lingua e letteratura greca all’Università di Pisa. Le parole crociate includono definizioni dell’arma prediletta di Ercole ("clava", o mazza) e l’acronimo SPQR ("Senatus PopulusQue Romani", o Senato e Popolo Romano) e c’è anche un fumetto dell’Incredibilis Snupius, alias Snoopy.