Colosseo di notte a numero chiuso
Prendete nota di questo numero 06 39967700. Telefonando oggi dalle 9 alle 18 ci si potrà prenotare alla visita notturna del Colosseo domani per la «Notte dei Musei» . Entreranno solo in tremila, cancelli aperti dalle 20 fino alle 23. Turni di 30 minuti con 500 visitatori a volta. Se avanzeranno dei posti ci si potrà prenotare anche domani mattina dalle 9 alle 14. Insomma la telenovela si avvicina all’happy end. O almeno si spera. Perchè il timore numero uno era proprio quello che aprendo il monumento (per di più a un euro) per l’evento notturno nazional-popolare torme di gente si sarebbero catapultate nell’area. Tremano ancora i testimoni della Notte Bianca 2003, prima e ultima volta del «Colosseo by night» aperto per un evento di fruizione di massa. Ma non sarà così. Il Comune ha promesso di transennare l’area esterna al fine di neutralizzare tentativi di assalto. Dentro al monumento ci saranno le ronde dei carabinieri in congedo mentre il Prefetto di Roma si è impegnato ad assicura le forze dell'ordine all'esterno per sorvegliare afflusso e deflusso del pubblico. Ma come è stato possibile risolvere l’annosa questione dei cinque custodi volontari interni che non si trovavano? Dopo 4 ore di discussioni è stato raggiunto un accordo tra la Soprintendenza ai beni archeologici di Roma e le rappresentanze sindacali (Fp Cgil, Cisl e Uil) degli addetti alla sorveglianza del Colosseo. In primis si è trovata l’intesa sui percorsi sicuri. E poi sul personale. L’accordo prevede che invece di 15 custodi (siccome ci saranno solo tremila ingressi) ne possono bastare 9. Nel numero sono comprese, udite udite, anche tre unità «eccellenti»: il soprintendente Mariarosaria Barbera, il direttore Rossella Rea e il direttore tecnico Barbara Nazzaro che sono state considerate «unità interne al Colosseo». Poi ci sono tre addetti al monumento. Le altre figure sono state recuperate al di fuori dell'organico del Colosseo. Alla luce della complessità dell'evento, secondo l'accordo, «bisognerà prevedere un necessario incremento fino a 15 unità. In mancanza delle adesioni, apriranno prioritariamente il Colosseo e le Terme di Diocleziano, che ha all'interno l'inaugurazione di una mostra fotografica, già concordata con le istituzioni». In conclusione «le unità che parteciperanno all'evento indipendentemente dall'area di appartenenza saranno comunque retribuite». E meno male. Ancora non sappiamo cosa faranno soprintendente e direttori nell’insolito ruolo di «custodi» del monumento che dirigono. Altro che telenovela siamo nel teatro dell’assurdo. A questo punto ci si può aspettare anche che il direttore Nazzaro si metta a fare la guida ai visitatori di domani sera. Che avrebbero l’onore di farsi illustrare le bellezze del Colosseo dal cicerone del presidente Obama. Si chiude così il sipario sulla grottesca vicenda che in questi giorni ha scatenato un putiferio. Siccome questi cinque custodi non si trovavano fioccavano adesioni da tutte le parti. Sottesegretari che proponevano di assoldare detenuti, storici dell’arte disposti a pagare gli eventuali volontari di tasca propria. Ma il culmine si è avuto ieri mattina quando il premier Renzi durante una trasmissione radiofonica ha detto: «È positivo che il Colosseo resti aperto per la Notte dei musei. Chiuderlo sarebbe stato uno scandalo. Avevo detto ai ministri che al limite dovevano andare loro a tenerlo aperto». E solo perché «io non potevo perchè sono fuori» ma ccomunque «qualcuno doveva andare per tenere aperto il Colosseo contro ogni logica sindacale». E infatti ci sarà la Soprintendente Barbera e i due direttori Rea e Nazzaro «a prestare il servizio» e non per farsi belle ma per portare a casa un a soluzione adeguata. Che comunque garantisce la cosa più importante «un percorso in sicurezza». La Soprintendente Barbera si è dichiarata soddisfatta perché la soluzione risponde alle esigenze della sicurezza del monumento, dei visitatori e dei lavoratori. «Il Colosseo è un monumento simbolo anche sul piano della fruizione perché resta aperto 365 giorni all’anno senza riposo il lunedi e con unpersonale che è effettivamente poco» .Barbera ha aggiunto che «è importante che tutto il patrimonio sia conosciuto e eventi come la Notte dei Musei sono benemeriti». Alla domanda se la chiusura del Colosseo sarebbe stata una figuraccia ha detto: «Si dice che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Il Colosseo è la foresta che cresce,con 5 milioni e 600 mila visitatori all’anno e un introito con il quale paghiamo le bollette e i restauri. La figuraccia si fa sull’albero che cade».