Muore D’Ambrosio la toga che inventò l’era Mani Pulite

È morto l'ex procuratore capo di Milano Gerardo D’Ambrosio, aveva 83 anni. Nato a Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, il magistrato e poi politico ha rappresentato uno dei simboli del pool «Mani pulite». Dal 2006 è stato parlamentare dei Democratici di sinistra e poi del Pd. Dalle aule dei tribunali ai banchi del Senato: è una vita tra magistratura e politica quella di Gerardo D’Ambrosio che approda alla magistratura nel 1957 e arriva a Milano poco dopo. Il suo nome e la storia del Palazzo di Giustizia milanese sono legati in modo indissolubile: si occupa dell'istruttoria sulla strage di Piazza Fontana e della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli. Nel 1981 assume la funzione di sostituto procuratore generale e si occupa dei primi processi per terrorismo. Dal 1992 è tra i protagonisti (insieme a Francesco Saverio Borrelli, Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo) del Pool che si occupa dell'inchiesta Mani pulite. Negli anni di Tangentopoli gli occhi di tutto il paese sono puntati sul Palazzo di Giustizia di Milano. Nel 2002 lascia per limiti di età ma la sua avventura prosegue nel campo della politica: in occasione delle elezioni 2006, accetta la candidatura proposta dai Democratici di Sinistra, di un seggio al Senato, risultando eletto nella Regione Lombardia.