Gasparri indagato per peculato

Maurizio Gasparri indagato a Roma. Rischia di essere rinviato a giudizio per peculato. Il conto corrente presso la Bnl del Senato, a lui intestato in qualità di senatore della Repubblica, è stato oggetto di movimenti per l'acquisto di un'assicurazione sulla vita con denaro proveniente dal bilancio dell'aula a titolo di contributo al funzionamento dell'ufficio di presidenza del suo gruppo parlamentare. Si tratta di denaro pubblico utlizzato per scopi privati. La somma è di 600mila euro. Secondo il capo d'imputazione Gasparri utilizzò questo denaro in data 22 marzo 2012 per l'acquisto una polizza "Bnl private selection Pmua 0154856", intestata a lui personalmente. I beneficiari che avrebbero incassato il premio in caso di morte del senatore erano i suoi eredi legittimi. Parliamo al passato perché Gasparri ha provveduto al riscatto anticipato della poliza il primo febbraio 2013, liquidata con 610.697,28 euro.  Ha poi restituito il denaro al gruppo Pdl, di cui è presidente, con due bonifici di 300mila euro cisacuno a seguito di ua richiesta specifica della direzione amministrativa del gruppo. Il senatore in una nota fa sapere: "Non mi sono appropriato di nulla. Ritenevo comunque di aver chiarito agli organi competenti. L'operazione in questione mi era stata proposta dalla banca che da sempre ha i suoi uffici in Senato e tutto è stato fatto con grande trasparenza e nell'interesse del gruppo stesso. E ogni risorsa è stata utilizzata per le finalità del gruppo". Discorso diverso sull'inchiesta madre. La procura di Roma ha chiesto al gip di archiviare la posizione di Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, indagati entrambi per peculato, nella loro veste di presidente e vicepresidente del gruppo del Pdl al Senato, in relazione alla gestione dei contributi erogati per l'esplicazione delle loro funzioni in base al Regolamento vigente nella XVI legislatura. Pur avendo accertato una situazione di confusione nella gestione di questi fondi, i magistrati della capitale e il nucleo valutario della Guardia di Finanza non hanno individuato alcun elementi illecito di appropriazione (al di là del procedimento stralcio relativo ai 600mila euro che Gasparri ha utilizzato per l'acquisto di un'assicurazione)