Orologi, occhiali e tatuaggi Lo smartphone cambia forma

A essere «smart» non sono più soltanto i telefonini. Orologi che scattano foto e le pubblicano su Facebook, occhiali che donano la super-vista di Robocop, sensori che si applicano sulla pelle per monitorare le funzioni corporee. Il mercato dell’hitech sta subendo un’autentica invasione di accessori «intelligenti» a partire dal Samsung Galaxy Gear (299 euro), orologio dotato di fotocamera, contapassi e giroscopio che dialoga con gli smartphone della casa coreana. Sul settore si è lanciata anche Sony con lo Smart Watch (99 euro, a breve la seconda versione) mentre si attende la salita sul ring del peso massimo Apple, da mesi al lavoro sul suo iWatch. La vera rivoluzione, però, potrebbe arrivare dall’imminente lancio di Google Glass, in arrivo entro l’anno. Gli occhiali per la «realtà aumentata» permettono di visualizzare informazioni direttamente nel proprio campo visivo e girare video di quello che si sta facendo. In tanti - come l’italiana Glass Up - hanno seguito il filone. Spicca il prototipo 3E della Nissan che permette di visualizzare navigatore e consumi mentre si guida senza distogliere lo sguardo dalla strada. Al confronto il microfono Tattoo Nano di Motorola sembra quasi analogico: applicato sul collo trasmette la voce al cellulare. Un settore a parte, poi, è quello dei rilevatori corporei come il Lark Pro (149 euro), bracciale per iPhone e iPad che monitora la qualità del sonno. Per chi non può fare a meno dell’ultima novità tecnologica si preannuncia un inverno da cyborg.