Zappadu dice no a Ingroia: «Poche chance di elezione»

Ilfotografo - salito alla ribalta della cronaca mondiale dopo la pubblicazione delle foto «rubate» a Villa Certosa, dove venivano raffigurati in vesti «adamitiche» alcuni ospiti nella residenza sarda di Berlusconi, compreso il premier ceco Mirek Topolanek - è stato contattato dall'ex pm, candidato premier per la lista Rivoluzione Civile, che lo ha invitato a scendere in campo in vista delle prossime elezioni. Ma Zappadu ha declinato l'offerta. All'origine del rifiuto, ha spiegato il fratello Tore, ci sarebbero le difficoltà logistiche (Zappadu vive in Colombia) e le scarse possibilità di elezione, vista la collocazione nella lista per la Camera, al terzo posto dietro il capolista Ingroia e l'operaio dell'Eurallumina, Antonello Pirotto. Lo stesso fotografo sul suo profilo Facebook ha fatto sapere che «molto probabilmente» rifiuterà la candidatura «per motivi familiari». «Trovo alquanto curioso - ha però specificato - che quando si propone di candidare una persona normale, un lavoratore o un professionista della società civile, a costui si chieda conto del perché si candidi. Se fossi un avvocato, un ingegnere, un medico o, addirittura, un emulo di Cicciolina o un tronista di Maria De Filippi nessuno, probabilmente chiederebbe il mio curriculum». Polemica era stata in ogni caso la reazione dal Pdl alla notizia della possibile candidatura: «Con largo anticipo sul Carnevale - ha accusato Margherita Boniver - si apprende che nella lista dei rivoluzionari arancioni, Ingroia ha candidato Antonello Zappadu. Stiamo parlando di un profilo di altissima caratura democratica, noto ai più per aver rubato decine di migliaia di scatti della villa di Berlusconi La Certosa. Non di un martire del regime berlusconiano, quindi, ma di un eccellente professionista, esperto in violazione della privacy».