«Alle feste del Cav ci vestivamo da D'Alema»

Malui ha detto che vuole ricominciare a fare anche il dopocena. Siamo sempre le stesse, Berlusconi non sa che tra noi non ci parliamo, perché non gli piace che si litighi. Ci fingiamo amiche, ma si è rotto qualcosa». È quanto racconta Marysthelle Polanco, testimone del processo Ruby, in un'intervista a Oggi. «Io ho visto la Minetti e Barbara Faggioli vestite da suore, con crocifisso e copricapo e sotto completi burlesque. Iris Berardi faceva Ronaldinho, Linsay Barizonte invece D'Alema o Di Pietro, in base alle news del giorno. Stavamo sull'attualità», continua Polanco. Oggi pubblica anche le fotografie della Polanco che indossa i travestimenti usati ad Arcore, «per far ridere Papi», sostiene. «Da Boccassini mi sono vestita quattro o cinque volte - racconta Marysthelle - Lui è rimasto di stucco e rideva, in sottofondo c'era la mia canzone "Mueve tu cuerpo". Poi facevo Obama, Whitney Houston: uscivo sulle note di I will always love you». Il racconto della Polanco al settimanale prosegue: «Papi pensava fossi io a cantare ma ero in playback». La Polanco parla anche dei suoi rapporti con l'ex presidente del Consiglio: «Lo amo, ma è un amore diverso. Quando ci porta a vedere la sua tomba ad Arcore, che però non è finita perché dice che se la finisce poi muore, io divento triste, penso a quando non ci sarà piu». E su eventuali rapporti sessuali con l'ex premier, la Polanco precisa: "Non ho fatto sesso con lui. L'ho baciato? Sì, sì, sulle labbra, sulle guance, sulla testa, ovunque». Della sua amicizia con la consigliera Nicole Minetti racconta: «Delle altre ho cancellato tutti i numeri di telefono. Sento la Minetti, purtroppo... È furba, fa l'amica, finché non sa tutto di te. Di sé non dice niente. Però le voglio bene... So che lei, subito prima della sua candidatura, quando era fidanzata con Simone Giancola, ebbe una relazione con Berlusconi». Alla domanda se non ritenga equivoco, lei che è testimone nel processo Ruby, di avere l'affitto pagato da Berlusconi, risponde: «Non è perché non vuole che io parli. Mi aiutava e proteggeva anche prima. Quando a Mediaset hanno saputo che ero amica sua, hanno smesso di provarci, per dire». E aggiunge: «Berlusconi ha detto che mantiene 42 ragazze. Secondo me sono di più». Insomma, spiega ancora la Polanco: «Si regola in base alle esigenze: se hai un figlio, se prima dello scandalo lavoravi di più. Io prima avevo Mediaset e le serate. Ora a Mediaset neanche i casting. Li gestisce Pier Silvio, che non è contento di questa storia, e non ci fa più lavorare».