Berlino teme un golpe militare ad Atene

Lasmentita è venuta ieri da Berlino. Tra i punti da chiarire nel negoziato con Atene, c'è anche l'ipotesi di creare un conto speciale dove far confluire gli interessi sul debito e maggiori controlli per ridurre la spesa. Intanto aumenta il pressing dell'Eurogruppo, in particolare, del trio Germania-Olanda-Finlandia sulla Grecia per assicurare più vincoli possibili ai partiti ellenici rispetto all'attuazione del programma economico. L'Olanda evoca la possibilità di chiudere l'accordo dopo il voto in grecia previsto ad aprile, ma ad Atene c'è un relativo ottimismo su un'intesa lunedì sera a Bruxelles. Tra le capitali dell'eurozona sono in corso negoziati a livello tecnico per rafforzare i paletti entro i quali la Grecia dovrà muoversi nei prossimi mesi una volta che sarà chiarito lo scenario politico dopo le elezioni di aprile. Il ministro tedesco Schaueble accarezza una soluzione all'italiana con un governo tecnico alla Monti (ma non è mai accaduto che un esponente di governo di un Paese Ue avanzasse ipotesi del genere per un altro membro dell'unione). Intanto si continua a discutere sul modo di vincolare il rispetto dei tagli di spesa e l'uso del nuovo prestito salvaguardando la priorità del pagamento degli oneri del debito (attraverso un conto separato bloccato nel quale trasferire una parte dei fondi). Ma è circolata anche un'ipotesi preoccupante. Il quotidiano tedesco popolare Bild ha evocato lo spettro di un colpo di Stato militare sulla Grecia; un'ipotesi in realtà già evocata da alcuni commentatori in tono timoroso in queste settimane, con un occhio al passato dei colonnelli e un altro alla furia popolare contro le misure di austerity richieste dall'Unione europea. Bild però è abbastanza esplicito nel parlare di «timori a Berlino» e riporta che il presidente greco Karolos Papoulias durante un pasto con personale militare di alto rango, ha detto che i politici dovrebbero prendere esempio dai vertici dell'esercito, che hanno sempre sostenuto la patria.