Il diktat di Monti ai ministeri: nel 2012 tagliate il superfluo

Tagli agli incarichi onorifici, con gettoni di presenza non superiori a 30 euro; riduzione dell'80% delle spese di rappresentanza e per convegni; ridimensionamento delle auto blu; stretta sulle missioni. Il premier Mario Monti scrive alle amministrazioni pubbliche e, con una circolare esplicativa delle ultime manovre firmata in qualità di ministro dell'Economia, chiede impegno in una «rigorosa azione di contenimento della spesa pubblica». Un intervento reso necessario dalla «crisi finanziaria globale» e dalle «avverse condizione in sede europea», e che ha come obiettivo di «assicurare un intervento organico diretto» per il pareggio di bilancio del 2013. Un bilancio 2012 in regola è la base per la crescita. Un capitolo sul quale tutti i ministri sono stati ieri al lavoro prima della pausa di Capodanno. Non è escluso che una nuova riunione collegiale possa essere prevista a Palazzo Chigi prima della Befana, probabilmente il 3 o il 4 febbraio. Ma le due scadenze rimangono quelle degli appuntamenti europei del 13 e del 23 gennaio, entro le quali i principali capitoli dovranno essere definiti o, almeno, avere un'agenda ben delineata. Monti ha fissato, nero su bianco, le norme della manovra che dovranno essere seguite nel predisporre il bilancio 2012. Il premier-ministro chiede «un'oculata riduzione degli stanziamenti complessivi per le spese diverse da quelle obbligatorie e inderogabili», e spiega che «la fattiva collaborazione di tutte le amministrazioni è elemento essenziale affinché‚ gli enti di rispettiva competenza osservino i criteri volti al consolidamento del processo di razionalizzazione della spesa pubblica».   L'elenco delle misure da adottare riempie una scheda lunga 36 pagine, dal taglia-carta al risparmio energetico adottate qualche anno fa, fino alle misure delle ultime manovre, tra le quali la stretta sugli incarichi che, per i dipendenti pubblici, devono essere considerati onorifici e prevedere il solo rimborso spese con al massimo un gettone di presenza di 30 euro. Ma la tagliola è su spese per relazioni pubbliche e convegni (da bloccare al 20% della analoga spesa del 2009), quelle per missioni e per le auto-blu (tetto all'80% della spesa 2009). Viene ricordato il tetto per gli incarichi di vertice, gli obblighi di trasparenza sulle società possedute e la razionalizzazione delle spese per beni e servizi. Infine le liberalizzazioni e lo sviluppo. È il dossier al quale lavora l'intero governo, e il ministro Corrado Passera in particolare. Di certo il primo decreto che arriverà a metà gennaio metterà a punto un quadro coerente di liberalizzazioni, che guarderà non solo a taxi e farmacie ma affronterà anche altri nodi. Ci saranno poi anche altre norme, per favorire le infrastrutture: arriveranno criteri di semplificazione e anche per favorire il project financing, cioè l'impegno di risorse private per la realizzazione di opere pubbliche.