Pensione anticipata ma con il taglio del 2%

I contenuti della manovra cominciano ad essere più chiari. L'attenzione è concentrata soprattutto sullepensioni. «L'accesso anticipato alla pensione - si legge nelle slide pubblicate sul sito del governo - è in ogni modo consentito con un'anzianità di 42 anni e un mese per gli uomini di 41 anni e un mese per le donne, anch'essa indicizzata alla longevità». Si prevedono «penalizzazioni percentuali (2% per ogni anno di anticipo rispetto a 62 anni) sulla quota retributiva dell'importo della pensione, tali da costituire un effettivo disincentivo al pensionamento anticipato rispetto a quello di vecchiaia». Dal 1° gennaio 2012 metodo contributivo di calcolo delle pensione per tutti. Si aboliscono le finestre di uscita così come le quote di anzianità. Sempre dal 1 gennaio 2012, l'età di pensionamento delle lavoratrici dipendenti del settore privato viene alzata a 62 anni e a 63 e sei mesi per le lavoratrici autonome. L'equiparazione dell'età delle donne a quella degli uomini (66 anni) avviene entro il 2018, sempre tenendo conto della variazione della speranza di vita. Viene introdotto il pensionamento flessibile tra i 62 e i 70 anni, con applicazione dei relativi coefficienti di trasformazione calcolati fino ai 70 anni. Per i dipendenti pubblici, la fascia di flessibilità è compresa tra 66 (età minima oggi prevista per il pensionamento di vecchiaia) e 70 anni. A tutti i requisiti anagrafici si applicano gli aumenti della speranza di vita dal 2013 (3 mesi già stabiliti dalla legge 122/2010). Resta il requisito minimo dell'anzianità contributiva di 20 anni già previsto per la vecchiaia. Per artigiani e commercianti aumento graduale delle aliquote contributive progressivamente fino al 22% entro il 2018 (attualmente 20- 21%). Riviste anche le aliquote contributive dei lavoratori autonomi agricoli che passano gradualmente al 22% e al 20% per le sole zone svantaggiate (sono state eliminate le differenziazioni delle aliquote per età). Per le Casse Professionali autonome, si propongono di adottare entro pochi mesi, provvedimenti per il riequilibrio di medio-lungo periodo dei conti in assenza dei quali scatta l'adozione del metodo contributivo pro rata dal 1° gennaio 2012.