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Il via libera del Bundestag tedesco alla riforma del fondo salva-Stati europeo Efsf e il pil Usa (cresciuto dell'1,3% nel secondo trimestre), sopra le attese degli analisti, mettono le ali ai mercati.

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Ulterioribuone indicazioni sono arrivate dalla disoccupazione tedesca, calata più del previsto a settembre: il tasso è, infatti, sceso al 6,9% dal 7% di agosto e il numero dei senza lavoro è diminuito di 26.000 unità a 2,92 milioni. La decisione di Berlino sul fondo salva-Stati è stata preceduta dall'andamento dell'asta del Tesoro italiano che ha collocato complessivamente 7,9 miliardi di titoli, con rendimenti che hanno registrato un rialzo e con una buona domanda. Nel dettaglio, il tasso del Btp con scadenza 2014 (3,14 mld) è balzato al 4,68% dal 3,87% dell'ultima asta analoga (+81 punti base). Per il titolo a scadenza 2022 (2,47 mld) il rendimento è salito al 5,86% (+39 punti base). Sul Cct a 5 anni il rendimento è balzato al 5,63%. Con questa asta, ha detto un trader, si può dire che l'Italia ha superato positivamente uno scoglio importante riuscendo ad accedere sui mercati senza particolari difficoltà, anche dopo i taglio del rating da parte di Standard & Poor's. Prima dell'asta lo spred Btp-Bund ha toccato i 370 punti base, per poi oscillare attorno ai 368 punti base. A fine giornata il differenziale di rendimento tra titoli italiani e tedeschi è tornato sotto la soglia dei 360 punti base (358,8) per la prima volta dal 9 settembre scorso. Ha chiuso in netto rialzo Piazza Affari tornando sopra i 15mila punti, con l'indice Ftse Mib che sale del 2,07% a 15.046,02 punti e il Ftse All-Share che cresce dell'1,71% a 15.786,62 punti. A Milano salgono la banche, con Banco Popolare (+2,67% a 1,23 euro), Banca Montepaschi (+3,34% a 0,426 euro), Unicredit (+6,04% a 0,816 euro), Ubi Banca (+2,97% a 2,844 euro) e Intesa Sanpaolo (+5,88% a 1,225 euro). Sale anche la Popolare di Milano (+3,99% a 1,643 euro), che ora attende l'approvazione della Banca d'Italia sullo schema della governance duale. Balzo per Telecom Italia, che sale del 4,92% a 0,842 euro.

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