L'ultimo avversario del Pdl: Madonna

Ma un canto d'amore per l'«isla più bonita» di tutte: la rossa Cuba di Fidel Castro. Ed oggi che finalmente Madonna ha gettato la maschera, è tutto chiaro. Perché la signora Louise Veronica Ciccone, considerata unanimemente come la regina del pop, è in realtà uno strumento in mano alla propaganda comunista. A svelare l'identità segreta della cantante è, nel suo ultimo numero, il settimanale Oggi che gli dedica addirittura la copertina. Formalmente l'intervista esclusiva riguarda l'ultimo film della popstar dedicato alla storia d'amore tra l'americana Wallis Simpson e il re d'Inghilterra Edoardo VIII che, per sposarla, abdicò. E infatti le domande si concentrano sul set, sui personaggi, sull'amore, sui progetti futuri. Ma si tratta solo di un'abile mossa di depistaggio. Il vero colpo è, come spesso accade, in coda. Quando l'intervistatore vira improvvisamente: «Cosa pensa di Berlusconi come premier italiano e come uomo?» Ed è a questo punto che miss Ciccone si tradisce ed esce allo scoperto: «Non vorrei parlarne adesso. Mi faccia finire la promozione del film e poi tornerò a discutere del Paese. Ma il settimanale inglese Economist ha detto già tutto, no?» Difficile capire se la cantante si riferisca alla famosa copertina «Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy» («Perché Silvio Berlusconi non è adatto a governare») o alla più recente «The man who screwed an entire country» («L'uomo che ha fottuto un intero Paese»), ma poco cambia. Certo, qualcuno potrebbe chiedersi perché Madonna debba per forza occuparsi del Cavaliere. Non è che per il solo fatto di essere italoamericano uno debba per forza beccarsi una domanda su Berlusconi uomo e premier. Allora perché non chiederle del campionato di calcio, della liason tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini, del premio Strega a Edoardo Nesi? Ma siccome al peggio non c'è mai fine, in piena crisi economica e con l'Italia a rischio fallimento, ecco che la signora Ciccone scatena, immediata, la reazione dei nostri solerti politici. Che sapientemente stuzzicati da Klaus Davi, partono all'attacco. «Madonna ha offeso milioni di connazionali - tuona il sottosegretario Daniela Santanchè - A questo punto spero che il suo film se lo veda da sola». «Il suo pensiero non conta nulla - rincara la dose il collega di governo Carlo Giovanardi -. Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati. Tra l'altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay». Parole che scatenano l'immediata reazione delle associazioni gay al grido di «meglio Madonna premier che Berlusconi». E se il vicepresidente vicario del gruppo Pdl alla Camera Massimo Corsaro se la cava con un «vuol dire che toglieremo qualche suo disco dai nostri scaffali», la deputata Pdl Gabriella Carlucci non ha dubbi: «Evidentemente ha un ufficio stampa comunista che le ha detto di dire così per farla uscire meglio sui giornali comunisti». È proprio un peccato che nessuno, compresa Madonna, ascolti più la saggezza popolare: il silenzio è d'oro.