La Giunta dà l'ok all'arresto di Papa

Sì all'arresto del deputato Alfonso Papa, richiesto dalla Procura di Napoli per l'inchiesta P4. Il via libera è arrivato dalla Giunta per le autorizzazioni della Camera, chiamata ad esprimersi con i soli voti dell'opposizione. La Lega si è astenuta, mentre i deputati del Pdl e dei "responsabili" hanno abbandonato i lavori per protesta. Il relatore Francesco Paolo Sisto, infatti, aveva chiesto un nuovo rinvio del voto ma il presidente della Giunta Pierluigi Castagnetti ha messo ai voti la proposta di minoranza dell'esponente dell'Idv Federico Palomba. "Non ho paura del carcere, sono stato già massacrato dai giornali"; è lo sfogo di Papa in Transatlantico alla Camera. Dopo un colloquio con il premier Silvio Berlusconi, il deputato rilascia un "tutto bene, adesso sono tranquillo", confermando la volontà che il Cavaliere ha espresso ai suoi di "salvarlo". Papa visibilmente affranto benché ostenti tranquillità riprende in mano per l'ennesima volta il punto fondamentale della sua difesa: "I magistrati di Napoli hanno condotto le indagini cercando prima il colpevole e poi il reato". Tutto perché, secondo l'ex pm, "Sono antipatico". Sul caso tensione nella maggioranza. Prima del voto Umberto Bossi si era sbilanciato su Alfonso Papa: "andrà in galera". Più sfumata la posizione su Marco Milanese: "Ci pensiamo". Infuriato invece Berlusconi. "Sono contrario ai processi in aula. La carcerazione preventiva per un parlamentare sarebbe un gravissimo precedente che non deve verificarsi", aveva detto il premier parlando con alcuni parlamentari in aula a Montecitorio esprimendo la propria contrarietà all'arresto.