Manovra approvata entro il weekend

Dopo due giornate di panico ieri la Borsa ha tirato il fiato, ma il pericolo della speculazione è tutt'altro che sventato. Ora l'attenzione del mercato è rivolta alla manovra economica. Da Bruxelles è arrivata la sollecitazione a fare presto e a mantenere l'impostazione del rigore. È una corsa contro il tempo. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti dopo aver partecipato all'Ecofin è rientrato in tutta fretta a Roma per definire in un vertice con il presidente del Senato Schifani e i capigruppo di maggioranza e opposizione, la tempistica. La manovra dovrebbe essere liquidata dall'Aula del Senato domani alle 14 e passare subito alla Camera. Nel caso in cui il Governo decidesse di porre il voto di fiducia si rinuncerà alla discussione generale e si passerà direttamente alle dichiarazioni di voto. Il sì definitivo del Parlamento dovrebbe arrivare venerdì. Schifani e Tremonti hanno ringraziato l'opposzione per la collaborazione e il presidente della Repubblica Napolitano ha espresso apprezzamento per la decisione di stringere i tempi. Franceschini del Pd, dopo una riunione con la maggioranza ha precisato che «fermo restando il giudizio negativo sulla manovra, il Pd ha raccolto la sollecitazione di Napolitano ed è disponibile a concludere l'approvazione del testo per venerdì». A saldare l'intesa con l'opposizione, anche un incontro al Senato con Giulio Tremonti. Pochi gli emendamenti presentati. Dal Pdl solo 5 proposte di modifica. C'è la modifica della norma sull'aumento dell'imposta di bollo sui depositi titoli che realizza un aumento del tributo progressivo e articolato nel tempo esclusivamente per le comunicazioni relative ai dossier titoli inviati dagli intermediari finanziari. La norma punta anche a ridurre il rischio di esodo dai titoli di stato. I Bot quindi saranno salvi. Un altro emendamento riguarda la perequazione automatica delle pensioni, ossia la modifica temporanea del meccanismo di rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, mantenendo l'attuale sistema di indicizzazione per le pensioni medio-basse e azzerando la perequazione per quelle superiori di cinque volte le pensioni minime Inps. La terza proposta di modifica consiste nella sterilizzazione ai fini del patto di stabilità interno della quota di cofinanziamento relativa all'utilizzo dei fondi strutturali europei di competenza di regioni ed enti locali. C'è poi la proposta di una cabina di regia nazionale dei fondi strutturali europei. Arriva infine l'anticipo della clausola di salvaguardia prevista dalla delega fiscale che colpirà i 150 miliardi di agevolazioni affastellate da anni norme sul fronte sia fiscale che assistenziale. Nel caso in cui la delega non venga esercitata scatterebbe un taglio orizzontale con l'obiettivo di recuperare circa 15 miliardi. Tremonti sta lavorando a un emendamento sulle privatizzazioni per dare un segnale forte ai mercati. Il ministro ha accolto alcune proposte di modifica avanzate dalle opposizioni riguardanti tra l'altro le indicizzazioni delle pensioni, la progressività del bollo sui depositi titoli e la norma sull'ammortamento per le società concessionarie. Ovvero la mancata indicizzazione delle pensione si applicherà solo a quelle superiori otto volte il minimo; il bollo sul deposito titoli sarà progressivo ed escluderà i titoli di Stato; sul versante delle regole i grandi eventi non saranno più gestiti dalla Protezione Civile e sarà tolto il tetto di un milione per gli appalti che non hanno rilevanza pubblica; sarà modificata la norma che pone il tetto dell'1% agli ammortamenti per le società concessionarie. Il capogruppo Pd Finocchiaro ha poi riferito che Tremonti ha fatto «un'apertura anche su altri punti, e cioè liberalizzazioni, spending review e costi della politica». Oggi Tremonti vedrà le autonomie locali per affrontare il tema del patto di stabilità interno.