E spunta il lodo Mondadori

È la manovra delle sorprese e dei gialli. Primo fra tutti quello dell'arrivo del testo al Quirinale. Per tutta la mattinata si sono susseguite voci di conferma e smentita poi è stato reso noto che il testo definitivo, 39 articoli più due allegati, è arrivato alle 12,30. Numerosi i punti controversi che hanno scatenato una valanga di polemiche. Primo fra tutti l'inserimento di una norma che è destinata ad avere un forte impatto sulla complicata vicenda del lodo Mondadori. Si tratta di due nuove norme del codice civile, già battezzate «sospendi-risarcimenti». Se la Corte d'appello di Milano confermerà la condanna di Fininvest a risarcire di 750 milioni la Cir di De Benedetti (o ridurrà la condanna ad una cifra comunque superiore a 20 milioni), proprio una delle due nuove norme potrebbe correre in soccorso della holding della famiglia Berlusconi, sospendendo l'esecuzione della sentenza fino al definitivo pronunciamento della Cassazione. Le due modifiche riguardano gli articoli 283 e 373 del codice civile e obbligano il giudice (finora era un atto facoltativo), a sospendere l'esecutività della condanna nel caso di risarcimenti superiori ai 20 milioni (10 in primo grado) dietro il pagamento di «idonea cauzione» in attesa che si pronunci in via definitiva la Cassazione. Immediata la reazione del presidente dell'Anm Palamara. «È una norma che nulla ha a che vedere con il tema dell'efficienza del processo civile, che determinerebbe un'iniqua disparità di trattamento, e che sarebbe, quindi, incostituzionale». Insorge l'opposizione. Per Bersani (Pd): se la misura non venisse cancellata dal testo sarebbe «un insulto al Parlamento». Mentre per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro si tratta di una norma «incostituzionale e criminogena». Altra sorpresa è la stangata per i risparmiatori. Scatta subito il rincaro del bollo che si applica sul conto titoli. Il bollo passa da 34,20 a 120 euro annuali (ma l'importo è di 10 euro mensili se la comunicazione ha questa cadenza, di 30 euro per quelle trimestrali o di 60 euro per quelle semestrali). Poi un nuovo aggravio è previsto dal 2013: se il portafoglio titoli è inferiore a 50.000 euro il bollo sale a 150 euro, oltre questa soglia la tagliola è di 380 euro. Cattive sorprese anche per banche e assicurazioni che avranno un rincaro dell'Irap rispettivamente del 4,65% e del 5,90%. In arrivo un superbollo per le auto di lusso. A partire dal 2011, ci sarà una addizionale erariale della tassa automobilistica, pari ad euro 10 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 225 chilowatt. Giallo sulle rinnovabili: la riduzione degli incentivi, con il conseguente alleggerimento delle bollette elettriche, figurava nel testo che ieri mattina era stato trasmesso al Colle. Ma una seconda versione circolata nel pomeriggio, era senza questa misura. Intanto la manovra è sul tavolo del presidente Napolitano. L'esame del Quirinale durerà un paio di giorni.