La Lega mostra muscoli inutili

Bossie Calderoli sono così, fanno i duri per il pubblico plaudente della propria tifoseria, ma nulla più. Parole dure, senza senso e soprattutto senza conseguenze pratiche. Peccato che facciano anche i ministri e dovrebbero offrire delle soluzioni concrete e non solo spot. Invece con le loro parole forti rischiano solo il ridicolo. Ve lo immaginate Calderoli con l'elemetto in testa nei vicoli di Napoli a sfidare la camorra? Forse vincerebbe perché i presunti avversari morirebbero tutti, ma dal ridere. Vuol fare il commissario per i rifiuti? Ci vada. Ma sappia che la realtà è ben più complessa e i muscoli messi in bella mostra in palestra o davanti a un pubblico amico poco possono davanti ai problemi reali. C'è bisogno di altro. Così Bossi, riceve applausi e consensi quando dice i rifiuti restino al Sud, o se la prende con Napolitano, peccato che così facendo dimentica la cosa principale per un Paese: la solidarietà nazionale. Aiutare chi è rimasto indietro non è un'azione da libro Cuore, non merita il premio per il bambino più buono dell'anno, ma è interesse comune. L'immagine di Napoli travolta dalla «monnezza» ha fatto il giro del mondo e danneggia tutti. È una macchia per l'Italia, è quella la cartolina che rischia di prendere il sopravvento sulle tante meravIglie che invece possiamo offrire. Inoltre in una visione internazionale, la nostra forza di contrattazione cresce con la capacità di presentarci come un grande Paese. Forte, unito e solidale. E possibilmente moderno. Risolvere il problema dei rifiuti di Napoli, riguarda anche la Lombardia o il Veneto. Perchè a livello internazionale non ci sono queste regioni, c'è l'Italia. La forza di un popolo è anche quella di aiutare chi è in difficoltà. A Firenze quando ci fu l'alluvione c'erano i giovani di tutta Italia a dare una mano. Così il dramma del Vajont riguardò tutto il Paese. Tutti ci siamo tassati o abbiamo offerto il nostro contributo ad ogni calamità nazionale senza considerare la latitudine, perché era Italia, si trattava di italiani. Ci voleva la Lega, in cerca di visibilità a far appello agli egoismi, alle divisioni, alla fantasiosa Padania solo per certificare l'esistenza in vita. Risolvere il problema dei rifiuti a Napoli ci riguarda. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo perché se ci dividiamo, se facciamo come i capponi di Renzo, saremo tutti più deboli. Detto questo in generale, un discorso a parte merita Napoli. L'emergenza, così come accadde ne 2008, sarà superata. Ma da oggi devono essere poste le premesse perchè non si ripresenti più. Inceneritori, termovalorizzatori o discariche, non sta a noi decidere cosa, vanno fatti. Decidano gli esperti e i politici, ma decidano subito e i lavori partano domani mattina. E che nessuno si metta di traverso. Ben strano Paese è il nostro. Vogliamo l'energia per i riscaldamenti, luce, condizionatori ecc. ma non le centrali per produrre energia. Vogliamo che i nostri telefonini funzionino sempre, ma protestiamo se nelle vicinanze mettono una antenna. Vorremmo treni veloci e in orario ma scendiamo in piazza per impedire che mettano i binari. E così per i rifiuti. Ne produciamo tanti, ma dobbiamo anche pensare dove smaltirli. Il problema è tutto qui. O decidiamo di tornare all'età dei cavernicoli o accettiamo di fare dei compromessi. Gli ecologisti duri e puri sono come quei leghisti da palestra. Si ammirano allo specchio, ma sono inutili, e forse dannosi, nel concreto. Una palla piede per un Paese moderno.