«Abborderemo le navi sospette»

.Parola dell'ammiraglio Rinaldo Veri, che dal 9 marzo guida l'«Allied Maritime Command» della Nato, il comando navale con giurisdizione nel Mediterraneo, e che adesso è responsabile dell'embargo nei confronti della Libia. «La Nato attuerà un embargo severo nel Mediterraneo, fino all'abbordaggio delle navi sospette», sostiene Veri, 58 anni, nato a Bombay, studi all'Accademia Navale di Livorno. Al momento dispone di sei unità di altrettanti Paesi dell'Alleanza Atlantica, troppo poche per controllare una presenza nelle acque del Mediterraneo stimata in 2.500 navi, come emerso nel corso di un incontro nella sede del «Jfc Naples», Comando Interforze della Nato. Il nostro ammiraglio di squadra è apparso fiducioso ed è certo di avere «le forze navali sufficienti per l'attuazione completa dell'embargo», nei prossimi giorni. In effetti, l'altroieri a Bruxelles, il generale canadese Pierre St Amand aveva garantito l'arrivo nel Mediterraneo di altre 16 unità dell'Alleanza Atlantica. Nessun imbarazzo da parte di Veri per l'incertezza sul comando della missione internazionale in Libia nella quale francesi e americani della coalizione anti-Gheddafi si sono mossi finora autonomamente. E anche sulle resistenze anti-Nato che vengono dalla Francia, nessun segno di cedimento, almeno nelle dichiarazioni: «La coalizione ci sta inviando informazioni sulle azioni che sta conducendo». Poi ha ricordato che l'ammiraglio Samuel J. Locklear al Comando dell'Operazione «Odissey Dawn», ha il «doppio cappello» di Comandante delle forze navali Usa in Europa e Africa e del «Jfc Naples», cioè del comando Nato per l'Africa e l'Europa del Sud. Sotto la direzionedi Veri ci sono tre sotto-Comandi Nato: quello delle navi di superficie, quello dei sottomarini e quello degli aerei da pattugliamento. L'embargo comporta l'intercettazione delle navi in rotta verso o dalla Libia e l'esecuzione di controlli con impiego della forza in caso di resistenza, così come previsto dalla risoluzione 1973 dell'Onu. L'obiettivo è quello di intercettare il flusso di armi e di mercenari destinati a Gheddafi.