Bossi: «Un buon giorno per la maggioranza»

Dopogiorni di perplessità mascherata dalla tenacia di chi non intende in alcun modo voltare le spalle al proprio alleato, il leader della Lega, Umberto Bossi, ha tirato un respiro di sollievo. Le defezioni di Futuro e Libertà che ieri ha visto a palazzo Madama il gruppo perdere altri due senatori e a Montecitorio dove l'area di maggioranza si rafforza con il recupero di alcuni parlamentari che se ne erano allontanati, hanno fatto ritrovare un po' di serenità al Senatùr che così vede sempre più vicina la possibilità di riuscire a concludere l'iter legislativo del Federalismo. Appaiono, così, lontane le perplessità manifestate non più tardi di lunedì scorso da Umberto Bossi a Berlusconi che durante un vertice a Palazzo Grazioli era tornato ad avvertire il premier ricordandogli che «se il governo ha i numeri si va avanti. Se non li ha, allora cade da solo». Ad ora, quindi, la maggioranza conta di 318 deputati. Un numero ancora inferiore all'asticella posta da Calderoli a quota 330 ma che sottolinea come il lavoro di allargamento messo in campo da Denis Verdini, coordinatore del Pdl, e dal «Responsabile» Silvano Moffa stia portando i primi frutti.