Il Cavaliere se la prende coi comunisti in cachemire

Cosìil presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Alfonso Signorini nel corso della registrazione della quarta puntata del programma «Kalispera!» andata in onda ieri in seconda serata su Canale 5. Il premier non ha usato mezzi termini e ha continuato sulla stessa scia: «I nostri post comunisti - ha rincarato la dose Berlusconi - fanno finta di aver abitato su Marte e dicono di non essere mai stati comunisti, ma non hanno fatto i conti con il loro passato e con gli orrori di un'ideologia spaventosa. Ricordiamo sempre che è stata l'ideologia più disumana e criminale della storia dell'uomo e che ha prodotto solo miseria e disperazione e più di 100 milioni di morti». Secondo il premier, «i comunisti italiani hanno sperato che bastasse cambiare il nome del partito per cancellare il passato, il trucco non ha funzionato perché sono rimasti gli stessi di prima con gli stessi pregiudizi e lo stesso modo di fare politica. È vero si sono imborghesiti, indossano capi firmati, scarpe fatte su misura, pasteggiano a caviale e champagne. Una volta andavano alla casa del popolo, adesso frequentano i salotti più chic, ma non hanno perso il vecchio vizio di mistificare la realtà e demonizzare l'avversario, cercando di farlo fuori usando i magistrati a loro vicini perché mi considerano un ostacolo da eliminare assolutamente per arrivare al potere. Purtroppo, non sono cambiati e temo che non cambieranno mai». A Signorini, che gli chiedeva se abbia mai avuto un flirt con una donna di sinistra, Berlusconi ha assicurato: «Mai, posso giurarlo». All'obiezione dell'interlocutore, che gli ha fatto notare come la sua ex moglie, Veronica Lario, sia diventata un'icona della Sinistra, Berlusconi ha replicato: «Mi astengo». A replicare agli attacchi del presidente del Consiglio, è stato il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro che respinge le polemiche dichiarazioni di Berlusconi, che ha accusato la Sinistra di volerlo sconfiggere con l'aiuto dei magistrati. «Cosa ci azzeccano i magistrati con i comunisti - ha commentato Di Pietro - lo sa solo la mente malata di Berlusconi. I magistrati applicano la legge e cercano di applicarla nei confronti di tutti, anche di quelli potenti, anche se fanno i presidenti del Consiglio. È lui semmai che non vuole che la legge sia applicata nei suoi confronti, tant'è vero che continua a fare leggi ad personam». Secondo il leader dell'Idv «è l'ennesimo tentativo di Berlusconi di buttarla a chiacchiere invece di affrontare le sue responsabilità».