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La legge Romani «darà margine per bloccare o censurare qualunque contenuto» su Internet e «sembra favorire Mediaset a svantaggio di Sky, uno dei suoi maggiori concorrenti».

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Neldispaccio confidenziale rilanciato ieri sera alla vigilia del voto di fiducia al governo Berlusconi si cita l'opposizione italiana secondo la quale la legge Romani «mette in pericolo la libertà di espressione ed è una minaccia alla democrazia italiana». Secondo quanto si legge nel cablogramma, Thorne sottolinea che «Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere del governo in questo modo fin dall'epoca di Bettino Craxi». «La legge sembra che sia stata scritta per dare al governo il via libera a censurare o bloccare qualunque contenuto su Internet che si ritenga diffamatorio o che si pensa possa incoraggiare attività criminali», prosegue Thorne nel dispaccio in cui accenna a siti come Youtube o Blogspot. L'ambasciatore americano spiega poi che se la legge dovesse andare avanti così come è stata concepita sarebbe "un precedente per nazioni come la Cina che possono copiarla o citarla come giustificazione per gli attacchi alla libertà di espressione». Una dichiarazione, siglata dall'ambasciatore postata in rete il 21 gennaio, fra gli altri sul sito agoravox dove è possibile leggere: «Un'interpretazione surrettizia di una direttiva europea, un regalo a Mediaset e alle multinazionali dello spettacolo, un ostacolo a Internet, una minaccia per i provider, un clamoroso restringimento della libertà di espressione. Questo, in sintesi, il succo del "Decreto Romani", la polpetta governativa avvelenata travestita da legge, in questi giorni in discussione alla Camera». Un tassello copia e incolla delle rivelazioni di Assange, che oggi, alle 13 ora italiana, varcherà la soglia della Westminster Magistrates Court a Londra per continuare la sua battaglia contro l'estradizione in Svezia nonché, per estensione, negli Usa.

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