Lo scontro tra Mauro Masi e Michele Santoro scalda l'atmosfera in casa Rai.

Giàil giorno prima, però, i consiglieri si vedranno per l'esame dei contratti di Parla con me e della fiction Anita, slittato a martedì per l'assenza del numero legale nella riunione di giovedì scorso. Le rassicurazioni di Masi e dei consiglieri fanno presumere che il programma di Serena Dandini vada regolarmente in onda domani ed è stata confermata la conferenza stampa di presentazione in programma domani mattina. Non altrettanto scontato, stando alle indiscrezioni, il via libera alla fiction prodotta dalla Goodtime di Gabriella Buontempo, moglie di Italo Bocchino. L'appuntamento più atteso è però il cda di mercoledì. L'ordine del giorno sarà fissato oggi, ma Masi dovrebbe far presenti tutte la sue rimostranze nei confronti del conduttore e del programma. Il dg dovrebbe far rivedere l'intervento iniziale di Santoro nella puntata d'esordio, sottolineandone la gravità. Non è ancora chiaro che tipo di richieste farà: se sarà proposta una sospensione, una multa o un ammonimento. I consiglieri di maggioranza, sostenuti da larga parte del centrodestra, chiedono comunque provvedimenti concreti. Nella discussione dovrebbe entrare anche il contratto di Marco Travaglio, che il centrodestra vorrebbe affiancato da un contro-opinionista alla Vittorio Sgarbi. Tra i temi che potrebbero essere discussi, forse già questa settimana, l'evento televisivo del prossimo novembre, Vieni via con me, con Fabio Fazio e Roberto Saviano. Tra gli ospiti potrebbero esserci nomi di spicco, come Roberto Benigni e Bono Vox, che avrebbero già dato la loro disponibilità, ma non ci sono ancora i contratti per assicurarsi la loro presenza. E non è escluso che tornino le polemiche che già in primavera avevano accompagnato il progetto, per la paventata riduzione da quattro a due puntate e per i dubbi sulla sua collocazione. Da Raitre, il capostruttura Loris Mazzetti ha fatto notare che «i tempi sono stretti e la produzione del programma è a rischio». Intanto ieri botta e risposta a distanza tra Augusto Minzolini e il segretario dell'Usigrai Carlo Verna. «In Rai la cultura prevalente è a sinistra, basta vedere Annozero. Se hai quella linea puoi dire molto di più di quello che ho detto io. Se hai una posizione diversa non è consentito», accusa il direttore del Tg1, alla festa del Pdl a Milano. Replica Verna: «Le affermazioni fatte dal direttore del Tg1 ad una festa di partito, quello del quale chi lo accusa ritiene faccia direttamente gli interessi in ogni scelta di scaletta, sono solo la conferma di quanto siano fondate le critiche».