"La politica? Ormai è un disastro"

Lasciamo da parte le chiacchiere e guardiamo a quello che il governo ha fatto in concreto in questi anni. Silvio Berlusconi prende le distanze dalle polemiche e dalle liti nella maggioranza di questi ultimi mesi, dagli insulti che gli hanno rovesciato addosso gli uomini di Fini accusandolo di aver costruito un falso dossier sul presidente della Camera e chiede piuttosto di tornare a parlare della vita del Paese. E dell'immagine dell'Italia che i nostri soldati stanno dando all'estero. In particolare dei militari che lavorano in Afghanistan. Come ormai è consuetudine il premier ha inviato ieri un videomessaggio al sito dei Promotori della Libertà. «In questi giorni – spiega – l'immagine che dà di sé la politica è davvero un disastro, è molto peggio del teatrino di sempre, del teatrino della chiacchiere, degli insulti, delle falsità». «Meglio lasciar perdere – è lo sfogo – Fuori da questo teatrino il nostro governo, invece, il "governo del fare", ha continuato a lavorare in silenzio su cose concrete nell'interesse di tutti gli italiani». Poi il lungo elogio ai nostri soldati, che devono essere portati come esempio del nostro Paese. «Gli italiani hanno oggi un estremo bisogno di valori positivi, di valori etici e morali, hanno bisogno di ritrovare la fiducia nello Stato – spiega – Il messaggio che il lavoro straordinario dei nostri soldati in Afghanistan lancia agli italiani racchiude tutto questo e merita di essere conosciuto e considerato, merita di ricevere il plauso di tutto il Paese». Berlusconi rivendica anche l'apprezzamento che dagli Stati Uniti arriva ai nostri uomini. «Il lavoro svolto dai nostri soldati riscuote l'apprezzamento unanime delle istituzioni internazionali che lavorano per la pace e per la sicurezza nel mondo, come mi ha confermato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Rasmussen, che ho incontrato pochi giorni fa a Palazzo Chigi. Anche l'ex ambasciatore americano a Roma, Ronald Spogli ha fatto un pubblico elogio della politica estera dell'Italia degli ultimi anni e ha affermato che grazie alle nostre missioni militari, prima in Kosovo e in Libano, e poi in Iraq e in Afghanistan, il nostro Paese non è più un "peso piuma" nello scacchiere internazionale, bensì un Paese protagonista, un paese leader». «I nostri soldati in Afghanistan e negli altri 20 teatri operativi – prosegue Berlusconi nel video messaggio – sono la parte più bella e più pulita dell'Italia. Dovete raccontarlo e spiegarlo a tutti quelli che potete raggiungere. Fatelo con lo stesso orgoglio che ho provato io leggendo i resoconti del loro lavoro quotidiano». Berlusconi ieri ha anche scritto una lunga lettera al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente che si è dimesso da vice commissario vicario alla ricostruzione post terremoto. Una lettera di rimprovero per aver abbandonato quell'incarico, anche se lo ha ringraziato per il lavoro fatto. «Pur rispettando la sua volontà di recedere dall'incarico – scrive il premier – mi permetto di dissentire circa l'opportunità della scelta proprio in considerazione dell'interesse della popolazione aquilana che Ella afferma, invece, di voler tutelare». Il Presidente del Consiglio ha comunque assicurato che il Governo manterrà tutti gli impegni presi affinché la ricostruzione proceda in tempi assolutamente rapidi. Ripetendo però che «pur rispettando la sua volontà di recedere dall'incarico, che auspico possa essere rimeditata, mi permetto di dissentire circa l'opportunità della scelta».