Berlusconi ottimista "Ce la faremo da soli"

Silvio è ancora convinto che si farà. Nel giorno in cui piovono smentite e prese di distanza dal gruppo di Responsabilità nazionale che arriverebbe in soccorso del governo, il Cavaliere è ancora certo invece che la nuova formazione parlamentare nascerà. Il suo effetto comunque l'ha sortito. Pier Ferdinando Casini è entrato a far parte della commissione Giustizia lasciando quella dei big, ovvero la Esteri. Non è un dato da poco, significa che sulla giustizia si giocheranno le partite più importanti e anche quelle nel suo partito. Fini non parla e anche i finiani continuano a mandare segnali più che distensivi. Italo Bocchino, capogruppo di Fli alla Camera, giura: «Io condivido molto l'ipotesi di una nascita di un gruppo come quello che potrebbe essere guidato da Francesco Nucara. Se nascesse vinceremmo due volte». Come due volte? «Due volte - spiega Bocchino -. La prima perché si allargherebbe la maggioranza con una coalizione non più a tre ma a quattro gambe. Secondo perché il gruppo di cui si parla sarebbe costituito in gran parte da parlamentari del Sud: il che compenserebbe la spinta della Lega che rappresenta il Nord». A questo punto la formazione di Responsabilità, almeno per il Cavaliere, non ha più la stessa importanza. Perché intanto si è rinsaldato il rapporto con i finiani e sono anche svanite le tensioni dei giorni scorsi. E sembra anche riaprirsi un canale di trattative più solido con Casini, tirato per la giacchetta dai suoi. Per il resto è la giornata delle smentite. Maurizio Belcastro non ci sta a finire in un gruppo guidato da Nucara: «Lui non ci rappresenta», taglia corto l'esponente di "Noi Sud" che ci tiene a precisare: «Se ci fosse un gruppo che condivide i nostri obbiettivi politici per il Sud dovremmo incontrare il resto dei componenti e decidere come andare avanti, ma Nucara non ci rappresenta, nessuno lo ha autorizzato». E manco Nucara ci sta e replica: «Non rappresento Belcastro e non so chi rappresenta lui». Frenano i Liberaldemocratici, gli ex diniani: «Noi nel gruppo di Responsabilità? Si tratta di una notizia priva di fondamento», sottolinea Italo Tanoni annunciando che nella prossima direzione del partito «si valuterà se sostenere il governo». Smentita anche della finiana Catia Polidori: «Quella del giornalista de Il Tempo, che ha inserito il mio nome nell'elenco dei componenti del costituendo gruppo parlamentare di "Responsabilità nazionale", è una ricostruzione a dir poco curiosa anche perché non sono nuova a votare la fiducia al Governo e continuerò a farlo fino a fine legislatura come da mandato elettorale». E prende le distanze anche Renato Cambursano, Italia dei Valori: «Smentisco categoricamente le indiscrezioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani nazionali che mi vedono tra i componenti del nuovo gruppo a sostegno dell'esecutivo di Berlusconi. Mai e poi mai, neanche con la pistola alla tempia». E persino Francesco Nucara, il repubblicano che dovrebbe guidare la nuova formazione, non ha più le stesse certezze: «Non credo che si sia dissolto come non ho creduto che si fosse formato», risponde in un'intervista al Tg3. E aggiunge: «Io non so i nomi nel particolare, so di alcune cose che Berlusconi mi ha detto e alcune cose erano a mio avviso sbagliate per cui gli ho detto questo nome cancellalo perché non verrà mai con noi. In questo senso i nomi erano molto più di 20 onestamente». Ma lo stesso Nucara ammette: «È nella natura di Berlusconi essere ottimista, nella mia quella di essere pessimista». Dalle parti di palazzo Grazioli fanno sapere che comunque è stato lo stesso Nucara ad essere un po' troppo frettoloso e che si sarebbe dovuto tenere più sul vago. Berlusconi tuttavia continua ad assicurare che a fine mese, quando si presenterà alla Camera sarà quanto meno autosufficiente, anche senza i finiani. Tra coloro che gli hanno dato disponibilità ad entrare nel gruppo e quella di coloro che voterebbero solo la fiducia è a quota 14: gli mancano ancora sei voti.