Bossi: Montezemolo è stato cacciato via

«Montezemolo ha fallito ed è stato cacciato da Confindustria». Il leader della Lega, Umberto Bossi, è netto. Mentre l'associazione del presidente della Ferrari, Italia Futura, si dava da fare per smentire un'eventuale sua discesa in campo, Luca era a pranzo con il primo ministro francese, Francois Fillon, nel ristorante di Villa San Michele a Fiesole. Ma i dietrologi sarebbero sconfitti perché il premier francese è in vacanza in Toscana, come tutti gli anni, e Montezemolo è uno degli italiani più conosciuti oltralpe, tanto da aver ricevuto nel 2008 dalle mani del presidente Nicolas Sarkozy le insegne di «Commandeur de la Legion d'Honneur», la massima onorificenza francese. Nessun intento di gettarsi nella mischia politica, insomma. Almeno a giudicare dalle apparenze. Per il resto è stata Italia Futura, in un nuovo editoriale, a precisare gli obiettivi del presidente della Ferrari. L'invito alla calma rivolto al mondo politico va letto soltanto come un modo di esprimere il proprio «dissenso, la propria preoccupazione e il proprio timore per una società dimenticata da una classe politica allo sbando».   Insomma, Montezemolo non avrebbe alcuna intenzione di presentarsi alle elezioni, magari in quel terzo polo che già s'intravede in Parlamento. «La gatta frettolosa fece i gattini ciechi. Mai proverbio fu più azzeccato in questa Italia di oggi già cieca politicamente, socialmente, culturalmente. Chiedere quindi di calmarsi a nome dei tanti italiani ignoti che ogni giorno fanno la propria parte nonostante tutto, con passione per il proprio lavoro e amore per il proprio paese; chiedere di trovare un po' di logica e razionalità e portare a termine la legislatura, creando una legge elettorale civile che eviti l'ennesima legislatura caos; ricordare le aspettative che una vasta maggioranza parlamentare aveva creato in larga parte del paese: tutto questo - si legge sul sito di Italia Futura - dovrebbe equivalere ad una richiesta di tempo supplementare per potere preparare con calma una scesa in campo da parte di Montezemolo». Insomma, precisa l'associazione, «nulla in Italia viene visto, letto o ascoltato come una volontà civile per il bene del paese ma solo e semplicemente come qualcosa che miri ad interessi e strategie personali». Dunque sono state rimandate al mittente le critiche, soprattutto del centrodestra, all'atteggiamento dell'ex presidente di Confindustria. «Chi vuol fare le cose con fretta e subito, senza aspettare, spesso - avverte Italia Futura - è colui che nella confusione del "corriamo alle armi" mira a fregare il prossimo o quanto meno a trarre il massimo vantaggio dalla confusione generale. È chiaro che Bossi voglia andare alle urne adesso con una legge elettorale imbarazzante, con un partito forte, un'opposizione in braghe di tela, un premier che nonostante la baldanza mediatica è chiaramente stanco e un avversario, Fini, messo in crisi da qualche imprudente distrazione. Diceva Mao: "Grande è il caos sotto il cielo. La situazione è eccellente". Lo era ma solo per quelli che non venivano bastonati e epurati dalla selvaggia rivoluzione culturale che lui guardava con tanto piacere. Selvaggia è adesso la situazione e selvaggia sarebbe la campagna elettorale. D'altronde selvaggia è questa Italia dove la supremazia politica e civile si combatte porta a porta a colpi di querele, scandali, truffe, mazzette e via di seguito. Siamo alla rissa da saloon dei film western dove non si capisce chi tira e chi prende pugni. Quindi un invito alla calma come quello espresso da Italia Futura, un colpo di pistola in aria per riportare un po' d'ordine, viene visto solo come una minacciosa richiesta di duello all'ok corral ma solo dopo che il saloon è stato sgombrato e ripulito». Ma Italia Futura non ci sta e spiega: «Il saloon Italia deve essere sicuramente sgombrato e ripulito ma nessuno vuole il duello sulla strada principale del paese. Per chi ci governa e chi ci rigoverna come piatti sporchi ogni giorno in quell'acquaio che è diventata la nostra nazione agli occhi del mondo, consigli, opinioni, giudizi non sono altro che dichiarazioni di obiettivi politici, interessi privati e strategie di comando. Invece no signori e signore che in Parlamento sedete con i voti dei cittadini. Ma opinioni, giudizi e consigli sono ancora, grazie a Dio, gli strumenti consentiti in un paese democratico e civile per esprimere il proprio dissenso, la propria preoccupazione e il proprio timore per una società dimenticata da una classe politica allo sbando. La libertà di espressione - conclude Italia Futura - rimane uno strumento di passione civile e di patriottismo sociale, qualità dimenticate nel girone infernale delle elezioni anticipate».