Fini: basta con la politica dei sondaggi

"Oggi viviamo un inno al presentismo, ed è una questione non solo italiana o europea ma dell'intero occidente: soffriamo, insomma, di uno schiacciamento sull'immediato". Lo sottoliea Gianfranco Fini nel suo intervento al seminario dell'EIN (European Ideas Network), il network delle delle fondazioni e think-tank del Partito Popolare Europeo dal titolo "Valori della politica e aspettative degli individui: come colmare il gap", organizzato da Farefuturo e dalla fondazione ResPublica. Caratteristica di questa temperie socio-politica, rimarca il presidente della Camera, è "la cultura dei sondaggi, basata sul market to market, che fornisce l'unica base per l'individuazione di una strategia politica". Al contrario, spiega Fini, "occorre passare ad una nuova cultura, capace di pensare alle ricadute sul futuro, una cultura libera dalla paura dell'altro e da tutto ciò che è nuovo".   IL PARADOSSO DELL'UE - E la situazione europea rispecchia i fenomeni che si sono verificati recentemente in Italia. "L'Europa vive un paradosso che si può spiegare con quanto accaduto in Italia ultimamente - ha detto Fini -. Da un lato il Parlamento italiano ha approvato il nuovo trattato europeo all'unanimità, dall'altro alle ultime elezioni europee si è registrata la più bassa percentuale di partecipazione di sempre". Ovvero, sottoliea il presidente della Camera, "abbiamo un Parlamento europeo che ha il massimo dei poteri ma poi c'è il minimo di partecipazione alle elezioni. IL FUTURO DELL'EUROPA È NEI PARTITI - Per Fini, quindi, "occorre un forte richiamo all'identità europea, a cominciare dai valori su cui si basa e si riconosce il Ppe. Dobbiamo - continua - rilanciare una positiva contaminazione tra cultura e politica, riformulando in chiave diversa e all'altezza dei cambiamenti temi antichi e sempre ricorrenti, come ad esempio la capacità di riconciliare i valori del patriottismo con quelli di una nuova cittadinanza". In questo processo, ha sottolineato il presidente della Camera, "un ruolo importante devono svolgerlo i partiti perchè, se è vero che i partiti chiesa sono tramontati in maniera irreversibile, è altrettanto vero che le organizzazioni politiche hanno tutt'ora una responsabilità importante nel fornire ai cittadini gli strumenti per concretizzare il loro impegno politico attraverso la partecipazione elettorale".