L'ultima richiesta dei finiani: leali ma vogliamo il Congresso

Leali al premier ma desiderosi di accelerare il percorso che porterà al congresso del Pdl. E così ieri, dopo 48 ore di liti e di tensioni, i finiani hanno tentato un approccio dai toni decisamente meno rissosi per portare avanti la propria battaglia all'interno del più grande partito del centrodestra. A tendere il calumet della pace, o meglio della tregua armata, è proprio Italo Bocchino. Il fedelissimo supporter delle istanze del presidente della Camera, che dopo essere stato accusato apertamente dal premier di «remare contro» il partito e di lavare i panni sporchi all'esterno, cerca di ricucire: «Ribadisco la lealtà dei parlamentari vicini a Fini alla maggioranza e a Berlusconi», ma soprattutto «occorre recuperare gli aspetti positivi di quanto accaduto accelerando il percorso che porterà al congresso». Così, mentre Berlusconi e Fini, come riferiscono fonti ben informate, non sembrano intenzionati a parlarsi, tocca ai loro sostenitori il compito di continuare la discussione sul futuro del Pdl. Dai finiani il coro è unanime. Tutti sono concordi sull'ipotesi congresso attestandosi così sulle stesse posizioni del vicecapogruppo Pdl. Tra questi c'è anche il deputato Carmelo Briguglio che, dopo aver rassicurato sulla fedeltà della minoranza del partito («si comporterà con lealtà nei confronti dell'esecutivo, non ci sarà nessuna imboscata in Parlamento») spiega: «Occorre procedere sulla strada indicata dal presidente Berlusconi di un congresso nazionale». Dal fronte invece dei critici alle posizioni di Fini, prende la parola un ex An e ora sindaco di Roma, Gianni Alemanno lanciando un messaggio di speranza: «Auspico che questo contrasto interno al Pdl venga superato. È molto importante per tutti noi, per il Governo e per il centrodestra». Intanto, mentre a Napoli, in piazza dei Martiri, si svolgeva la manifestazione «Io sto con Fini» e sul web dirompeva la polemica tra Generazione Italia, l'associazione vicina al presidente della Camera, e il portavoce di Berlusconi, Daniele Capezzone sul ruolo di Fini all'interno del Pdl, un'altro finiano doc, qual è il deputato Benedetto Della Vedova è voluto intervenire sulle polemiche relative alla tenuta del governo e sul temuto «stop» al federalismo: «Il Governo deve andare avanti com'è possibilmente meglio di prima» guardando al «federalismo fiscale, forse il principale obiettivo di legislatura». «Proprio per questo, sul federalismo, il migliore e naturale alleato di Bossi è oggi il presidente della Camera dato che è il miglior garante possibile di un processo federalista che non si areni sulla questione meridionale, ma si completi come disegno nazionale». Ma nonostante l'apparente quiete, la ricucitura sembra impossibile. A farla vacillare questa volta è la notizia che Fini abbia convocato una riunione con i deputati e i senatori che fanno capo a lui a Montecitorio per le 17 di domani. Un vertice che non va giù a molti del Pdl vicini al premier, ma che serve ai finiani per iniziare a capire come comportarsi in Aula soprattutto in un momento come questo in cui c'è in ballo il rinnovo delle presidenze delle Commissioni parlamentari in programma dal 22 maggio alla Camera. Un appuntamento che potrebbe essere l'occasione per ridimensionare i finiani. In bilico ci sarebbero quindi Giulia Bongiorno, alla guida della commissione Giustizia, e Silvano Moffa a quella Lavoro. Al Senato, ma con una data ancora da stabilire per i rinnovi, rischiano invece Mario Baldassarri e Cesare Cursi, rispettivamente presidenti della Finanze e dell'Industria. E proprio su questo qualche peones finiano annuncia: «Non abbiamo nessuna intenzione di abbandonare il partito, ma se Berlusconi volesse vendicarsi di noi allora la spaccatura sarebbe inevitabile». Intanto il presidente della Camera mantiene la consegna del silenzio, almeno fino a questo pomeriggio quando sarà ospite su RaiTre nella trasmissione di Lucia Annunziata In mezz'ora. E se questo, per caso, non fosse ancora abbastanza, eccolo pronto a impegnarsi anche per martedì sera quando potrebbe partecipare a Ballarò.