RIETI Nella Sabina un trionfo per il Pdl

Eil vantaggio si attesta attorno agli undicimila voti, su poco più di centomila votanti. L'affluenza attesa dei 132.000 sabini è stata ben lontana dalle cifre da record che l'Alto Lazio ha sempre fatto registrare in una consultazione elettorale. Alla fine il calo per queste regionali 2010 è stato dell'11%. Ma niente punto a punto in Sabina. E a perdere non è solo la Bonino (43,67%) perché a Rieti sembra che la bocciatura, stando ai commenti emersi nella complessa campagna elettorale, sia maturata soprattutto per la gestione-Marrazzo e per la Sinistra in generale. Cinque anni fa, seppur di poco, la provincia aveva voltato le spalle al governatore Storace. Oggi è tutta un'altra storia. Hanno pesato, probabilmente, le promesse non mantenute sul rilancio degli ospedali reatini, sulle infrastrutture che dovevano essere realizzate e che non si sono mai viste, sulle fabbriche che continuano a chiudere inesorabilmente. Ora gli occhi sono puntati tutti sul voto di Roma e sulle preferenze, solo così si riuscirà a capire quali saranno i consiglieri regionali eletti a Rieti. Antonio Cicchetti (Pdl), capogruppo uscente alla Pisana, è stato rieletto alla grande. Promossa anche Lidia Nobili (blindata nel listino della Polverini), assessore comunale a Rieti. Ce l'ha fatta anche Mario Perilli (Pd). Resta fuori Anna Maria Massimi (Pd), anche lei, insieme con Perilli,consigliere uscente. Nel centrodestra, in particolare, molto pesano i voti catturati dal Popolo della Vita (corrente del Pdl) che, con il 2,6 %, ha frenato il risultato complessivo del Popolo della Libertà. Molto simile il discorso per La Destra che, al di là del consenso personale molto alto di Vittore Antonini, ha strappato migliaia di voti al Pdl oltre le previsioni (5%). Ha retto bene l'Udc con il 5%. «È come se nel Lazio ci abbiano fatto correre i cento metri con una gamba sola. L'analisi del voto seria e completa la potremo fare solo domani mattina – ha detto il senatore Cicolani, coordinatore provinciale del Pdl – Di sicuro la concretezza dei sabini ha aiutato la Polverini ma la litigiosa e incomprensibile campagna elettorale ha fatto disperdere voti nella migliore delle ipotesi, se non addirittura ha portato migliaia di elettori a non recarsi alle urne». Marzia Marzoli 233 voti (0,29%).