Tredici morti al giorno sull'asfalto Situazione peggiore di una guerra

Se non è un bollettino di guerra poco ci manca. I dati Istat (i più recenti si riferiscono al 2008) parlano chiaro: ogni giorno in Italia si verificano in media 589 incidenti stradali, causando tredici decessi e il ferimento di 849 persone. Andando più nello specifico la studio evidenzia che tra gli incidenti mortali, lo scontro frontale è la tipologia più pericolosa (5 decessi ogni 100 incidenti) seguita dalla fuoriuscita di strada (4,3 ogni 100) e dell'investimento di pedone (3,2). Al di là delle statistiche le cause sembrano essere sempre le stesse: comportamenti errati di guida, mancato rispetto delle regole di precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata (quelle più comuni, il 44% dei casi). A seguire poi lo stato psico-fisico alterato del conducente dovuto a ebbrezza da alcol (e sostanze stupefacenti (che però sono «solo» il 3, 1%), malore, colpi di sonno ecc. Soltanto in 1.076 casi (appena lo 0,4%) sono stati difetti o avarie del veicolo ad avere causato l'incidente. Bastano due bicchieri di alcol per superare il tasso alcolemico previsto dalla legge: quando succede e viene rilevato dalla Stradale con il test dell'etilometro scatta la sospensione della patente e l'obbligo di visita medica. Anche da noi il tasso alcolemico è stato abbassato a 0,5 grammi per litro: in questo modo siamo nella media con quello previsto nel resto d'Europa. La guida in stato di ebbrezza è sanzionata dall'articolo 186 del Codice della strada. Con il nuovo decreto legge del 2 ottobre 2007 le sanzioni sono diventate più severe: tra 0,5 a 0,8 g/l l'ammenda è da 500 a 2.000 euro e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. Tra lo 0,8 e 1,5 tra 800 e 3.200 euro e arresto fino a 3 mesi. La sospensione della patente è per un periodo di tempo compreso fra 6 mesi e 1 anno. Oltre l'1,5 l'ammenda è tra 1.500 e 6.000 euro, l'arresto fino a 6 mesi e la sospensione della patente da 1 a 2 anni. Quando una persona in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale le sanzioni sono raddoppiate; il giudice, con la sentenza di condanna, impone il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni se il veicolo appartiene alla stessa persona responsabile del reato. Sanzioni pecuniarie sono previste anche per chi rifiuta di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici. È bene sottolinearlo perchè bere troppo e mettersi alla guida di un'auto e di una moto sembra un sport molti popolare da noi: capita al 53,4% degli italiani. Lo ha rivelato l'Eurispes sottolineando anche che interrogati sul tasso alcolemico consentito attualmente dalla legge, solo il 38,7% del campione di connazionali risponde correttamente e che oltre un terzo di loro (34,8%) ammette di non conoscerlo e la parte restante risponde in modo errato. L'alcol rappresenta il terzo fattore di rischio per la salute nell'Unione europea, dopo il fumo e l'ipertensione. Il consumo di alcol causa ogni anno 195 mila decessi nei paesi dell'Ue, per patologie, incidenti stradali, domestici o sul lavoro, omicidi e suicidi. E l'incidentalità stradale legata all'alcol è la prima causa di morte giovanile in Europa ed in Italia. Il mix di alcol e droga è, davvero, l'ultima drammatica deriva: ne ha parlato anche il presidente della Corte d'Appello Giorgio Santacroce, due giorni fa, nel consueto bilancio annuale della giustizia romana: «È allarmante l'aumento degli incidenti stradali mortali che derivano spesso dall'assunzione di sostanze stupefacenti e dall'abuso di bevande alcoliche».