«Vi spiego i motivi del mio gesto in Aula»

Manon è solo quello: è tutto il dibattito che ha visto gli esponenti e i senatori «dipietristi» rivolgere attacchi personali nei riguardi del Premier e dell'intera maggioranza, e dei parlamentari PdL e della Lega, che hanno sostenuto la necessità del processo breve. Vederli in Aula e aver sentito i loro interventi ingiuriosi verso coloro che non condividevano la loro posizione ha fatto sì che io lanciassi verso i banchi occupati dai parlamentari dell'Idv la raccolta degli emendamenti del Senato. È stato, il mio, un atto che nasce da chi, come me e come tanti, è stanco di sentire insulti da chi si pone come arbitro della morale e vuol fare della giustizia stessa un proprio strumento di politica contro la maggioranza. Il sì del Senato al processo breve è stato quindi una vittoria della libertà ed anche una vittoria di quanti credono finalmente che debba cambiare la storia e il modo con cui la magistratura gestisce la giustizia. No quindi, e lo riconfermo, agli insulti nei riguardi della maggioranza, no agli insulti in Parlamento contro i parlamentari che sono schierati con il PdL e con il Governo, no quindi al tentativo dell'Idv di arrogarsi, ancora una volta, il titolo di difensori della giustizia. La giustizia si difende come abbiamo fatto in Senato, approvando il processo breve. Domenico Gramazio Senatore del Pdl