La Polverini non ha vinto In vantaggio la Bonino

Emma Bonino parte in vantaggio nella corsa alla Regione Lazio. A dirlo è un sondaggio di Luigi Crespi pubblicato da Omniroma. Si tratta della prima rilevazione ufficiale sulla sfida tra la leader radicale e Renata Polverini, ma Emma inizia subito col piede giusto. Certo, la differenza è minina (49,5% contro 48,5%) e gli indecisi sono ancora tantissimi (28,4%). Eppure tanto basta per far dire al segretario regionale del Pd Alessandro Mazzoli che «si tratta di un ottimo segnale, che ribadisce come la strada della candidatura di Emma Bonino sia quella giusta». A due mesi dal voto tutto fa brodo. Anche perché, leggendo i dati nel dettaglio, i Democratici possono solamente sperare in un exploit dell'ex ministro del governo Prodi. La differenza tra i partiti, infatti, appare abissale (qui gli indecisi sono il 30,6%). Il Pdl tocca quota 42% mentre il Pd si ferma 26%. Praticamente equivalenti Udc (6,9%) e Idv (6,5%). Mentre la Lista Pannella-Bonino viene accreditata di un 6,8%. E chissà che non sia proprio questo a fare la differenza. In ogni caso lo stesso Crespi spiega che, secondo lui, la favorita è ancora Renata Polverini. «Emma Bonino gode di maggiore notorietà e di un apprezzamento trasversale perché considerata al di sopra degli schieramenti - commenta -. Renata Polverini invece è conosciuta solo come sindacalista e come ospite di Ballarò, quindi è meno nota alla grande massa dei cittadini. Questo spiega perché la Bonino nel sondaggio risulta in vantaggio nonostante nel voto di lista prevalga il centrodestra. Io comunque penso che la Polverini sia ancora la favorita. Perché ora entreranno in campo le coalizioni, le risorse da spendere in campagna, l'apparato di comunicazione, e in questo senso mi pare che la sua situazione sia per lei migliore». Nelle due coalizioni, comunque, prevale la cautela. «Ritengo che, per ora, i sondaggi debbano essere presi con le molle, anche quelli in nostro possesso che vedono avanti Renata Polverini - dice Andrea Augello senatore del Pdl e responsabile organizzativo del comitato elettorale della candidata del centrodestra -. Non va sottovalutato che le potenzialità della Bonino sono attualmente del tutto astratte. Un dato che può favorirla così come sfavorirla: al momento il giudizio espresso è sulla persona e non politico». Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario regionale dell'Udc Luciano Ciocchetti: «Si nota uno sbilanciamento forte tra le intenzioni di voto sul candidato e la somma dei voti delle coalizioni, dovuto alla diversa notorietà delle persone. Con la campagna elettorale questo elemento si riequilibrerà». E anche la Bonino non si monta la testa: «Si vota a fine marzo, penso che sondaggi e cifre saranno piuttosto mobili. So perfettamente che la strada non è affatto in discesa, per questo motivo ogni minuto in più è importante».