Di Pietro fa finta di non capire

Ieri sera Antonio Di Pietro in una breve dichiarazione al Tg3 ha detto così: «C’è un clima di allarme sociale. Di gente che sta sui campanili, sui tetti, dentro le fabbriche e nelle piazze. E io ho sempre detto che le colpe di questa disperazione sociale sono di questo governo». Ecco un esempio di affermazione brutale e senza possibilità di replica, di quelle che fanno a coriandoli la verità e l’onestà intellettuale.   Le scelte del governo sono spesso criticabili e giustamente lo fa con forza chi sta all’opposizione. Ma aver perso le elezioni non significa buttare il cervello a mare, lasciando la lingua libera di esprimersi senza guida. La politica economica del governo può non essere apprezzata, ma è impossibile negare lo sforzo di Tremonti di tenere i conti in ordine, l’ampio finanziamento della cassa integrazione, l’origine tutta internazionale della crisi dell’ultimo biennio. Quando il Presidente Napolitano richiama tutti a cambiare toni coglie perfettamente nel segno. Molti dovrebbero ascoltarlo e mettere in pratica le sue parole. Anche Antonio Di Pietro dovrebbe farlo. Accadrà? Ne dubitiamo. Ma la speranza è l’ultima a morire.