Passa la riforma della Finanziaria Ma il governo va sotto due volte

La Camera approva la legge di bilancio. L'aula di Montecitorio ha dato il via libera al provvedimento con 467 voti favorevoli, 2 astenuti, nessun contrario. Al voto erano presenti 469 deputati. La riforma della legge di bilancio anche a Montecitorio, come avvenne a palazzo Madama, è stata approvata con voto bipartisan di maggioranza e opposizione. Il testo varato dalla Camera, però, contiene modifiche rispetto a uscito dal Senato e dunque la riforma per diventare legge necessiterà una nuova lettura dai senatori.   La maggioranza sotto due volte - Il governo è stato battuto su due emendamenti presentati alla riforma della Finanziaria. Il primo testo dell'Idv, su cui il governo aveva espresso parere contrario, è passato con 263 voti a favore e 259 contrari. Subito dopo un altro emendamento di Linda Lanzillotta, sempre con parere contrario del governo, è stato bocciato con 262 voti favorevoli contro 259 contrari. Già in precedenza il governo si era salvato per soli due voti.   Gli emendamenti - L'opposizione ha dunque battuto la maggioranza durante le votazioni sull'articolo 21 del ddl di riforma della finanziaria che disciplina il bilancio di previsione. Con l'emendamento dell'idv, a prima firma di Renato Cambursano, viene introdotto un raccordo tra i programmi di bilancio e la nomenclatura Cofog. Con l'altro emendamento, a firma Linda Lanzillotta e fatto proprio dal Pd, si punta ad evidenziare il collegamento tra gli indicatori e i parametri che devono essere indicati negli stati di previsione e il sistema di indicatori ed obiettivi che la legge sulla trasparenza ed efficienza della P.A. assegna alle singole amministrazioni.