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CAPRI «L'Irap va tagliata e la pressione fiscale va ridotta ma occorre trovare una copertura intervenendo sulla spesa pubblica improduttiva».

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Alconvegno confindustriale di Capri dedicato al Mediterraneo, come nuovo orizzonte economico, la Guidi mette subito in chiaro che «l'allentamento della pressione fiscale, tema sul quale si discute da quindici anni, va conciliato con una politica del rigore che giustamente Tremonti ha fatto finora». E proprio il ministro dell'Economia è atteso oggi alla giornata conclusiva del convegno, anche se alcune indiscrezioni sostengono che non interverrà. Comunque la platea, come è emerso, non gli è ostile anche se è pronta a ribadire, per bocca del suo presidente, Emma Marcegaglia, che chiuderà la due giorni, che le imprese si attendono interventi concreti. Insomma bene la sorveglianza dei conti pubblici, ma è arrivato il momento di stimolare la ripresa che sta manifestando i primi tiepidi segnali. La Marcegaglia presenterà oggi, a quanto risulta, una serie di proposte per indicare dove andare a tagliare le spese pubbliche improduttive. Il crollo della Borsa ieri sull'onda del pessimismo di Wall Street ha messo i brividi nella platea degli imprenditori che sono unanimi nel considerare l'estrema precarietà dell'attuale congiuntura. La Guidi ha spezzato una lancia a favore di Tremonti sottolineando che va nella giusta direzione il progetto di un fondo con le banche a sostengo delle piccole e medie imprese. «Tutto quello che aiuta il mondo imprenditoriale in questo momento di difficoltà è assolutamente da accogliere». Poi la numero uno dei giovani imprenditori ha risposto al messaggio del presidente della Repubblica Napolitano che ha chiesto alle imprese di fare la loro parte, ovvero di «cogliere le opportunità derivanti dal miglioramento del quadro economico». Napolitano ha anche sottolineato che «le prospettive durature di ripresa sono legate alla capacità delle istituzioni di fare riforme condivise giacchè la ripresa è ancora fragile e lenta». La Guidi ha risposto a questa sollecitazione dicendo che «le imprese sono pronte a fare la loro parte anche perchè sarà un anno ancora difficile anche se qualche timido segnale di ripresa c'è». Poi uno sguardo rivolto al Mediterraneo per auspicare che «diventi una zona franca senza dazi nè barriere». Quanto al problema dell'immigrazione vanno sviluppate buone pratiche per l'accoglienza. Sui conti pubblici è intervenuto Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce. «Lo scudo fiscale è una tantum e la spesa corrente è per sempre» quindi attenzione ad abbassare la guardia, è il suo richiamo. «Gli equilibri finanziari sono necessari per una ripresa economica, deve essere questa la linea del Piave. Poi all'interno di questo quadro ci sono scelte che dipendono dal governo e dal Parlamento». Quanto al taglio dell'Irap, per Bini Smaghi «va affiancato da riforme strutturali che consentano di ridurre la spesa». L'economista si è detto favorevole «a tutte le riduzioni fiscali ma a condizione che siano compensate da tagli alla spesa e non comportino ulteriori oneri tra quattro-cinque anni, altrimenti l'economia non cresce». L.D.P.

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